I contagi da Coronavirus continuano a salire e la pressione sul governo da parte di Regioni e scienziati è sempre più forte. Così – come riportano diversi organi di stampa nazionali – sembra che un nuovo Dpcm – più rigido – possa arrivare già domani, domenica 25 ottobre e comunque non oltre lunedì 26.
E quindi i quasi 20 mila contagi di ieri potrebbero significare l'attivazione di una zona “arancione” come già accaduto dall'8 al 12 marzo scorso, prima del lockdown generalizzato – che il premier Giuseppe Conte e Attilio Fontana ieri hanno detto si deve assolutamente evitare.
Se da una parte un report dell'Istituto Mario Negri, consegnato al governo, dimostra come il coprifuoco serale abbia un effetto solo psicologico ma con un impatto poco significativo sui contagi, si pensa dunque alla possibilità di chiudere le Regioni, manntendo la libertà di spostamento per sole ragioni di lavoro, studio e salute.
Altra ipotesi forte riguarda la possibilità di un lockdown soft a livello nazionale durante il weekend, quindi chiusura delle attività commerciali non essenziali, mantenendo aperti i servizi alla persona come estetisti e parrucchieri. Nel mirino ancora palestre e piscine.
Sul tavolo, altra possibilità ventilata dal quotidiano Il Messaggero è quella di un coprifuoco a partire dalle ore 18.00. Mentre gli esperti propongono di chiudere le attività non essenziali almeno dalle ore 21.00. Chiusura totale scongiurata? Second Il Corriere della Sera la possibilità di un lockdown generalizzato di due settimane resta sul tavolo, anche perché in ben nove regioni l'indice Rt ha superato la soglia dell'1,5.