Irene Zanella di Sant’Omobono campionessa italiana di mediazione: la vittoria con l’UniBg

C'è anche Irene Zanella, 23 anni di Sant'Omobono Terme, nel team dell'Università di Bergamo che ha trionfato alla 13° edizione della CIM, la Competizione Italiana di Mediazione.
17 Febbraio 2025

C’è anche Irene Zanella, 23 anni di Sant’Omobono Terme, nel team dell’Università di Bergamo che ha trionfato alla 13° edizione della CIM, la Competizione Italiana di Mediazione, organizzata a Milano dalla Camera Arbitrale di Milano insieme all’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore sempre di Milano e l’Università degli Studi di Milano Bicocca, che hanno ospitato l’evento da giovedì 13 febbraio a sabato 15 febbraio.

La competizione ha visto in gara 100 studenti universitari, divisi in 20 squadre, in rappresentanza di 15 Università italiane, che si sono sfidati su tre diversi casi di mediazione, per aggiudicarsi il titolo di miglior team di mediazione di controversie. L’Università di Bergamo ha portato due squadre: Bergamo 1, che ha trionfato, composta da Irene Zanella, Alessandra Quaranta, Giulia Belmonte, Giulia Ferrari; Bergamo 2 formata da Chiara Lizzeri, Alberto Tua, Matteo Mosconi, Chiara Zambelli e Simone Vavassori. L’ateneo orobico organizza il laboratorio di mediazione e partecipa al concorso da una decina d’anni e questa è già la seconda vittoria nazionale.

I vari atenei si sono incontrati in sessioni di mediazione della durata di 80 minuti al massimo. Ad ogni tavolo negoziale si sedevano due coppie provenienti ciascuna da un’università differente. In ciascuna coppia c’era chi interpretava una parte e chi l’assisteva in qualità di avvocato, mentre fra le due parti si poneva un mediatore per tavolo, che insieme ai valutatori assisteva alla prova. La valutazione si è basata non tanto sulla capacità di raggiungere un accordo, bensì sul corretto utilizzo delle tecniche negoziali (presentazione della propria posizione, esplorazione degli interessi dell’altra parte attraverso la formulazione delle domande, capacità di autocontrollo e molto altro).

“Ho iniziato il mio percorso universitario nel 2020, presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo – racconta Zanella -. Ho appena terminato il mio ultimo esame e, a breve, inizierò il tirocinio d’eccellenza presso la Procura di Bergamo, dove potrò confrontarmi sulla delicata materia del “codice rosso” (violenza domestica, maltrattamenti, reati sessuali, revenge porn…). Concluderò il mio percorso laureandomi a luglio con una tesi sulla “Tutela processuale del consumatore” sotto la supervisione della Prof.ssa Daniela D’Adamo, docente di Diritto Processuale Civile Avanzato”.

“Ho scelto di iscrivermi a Giurisprudenza perché la mia più grande passione è sempre stata quella del diritto e il principio di giustizia è per me il fondamento di ogni cosa – prosegue la studentessa -. Gli anni in Università mi hanno permesso di entrare in contatto con una realtà che mi ha affascinato e per questo mi sono da sempre impegnata per approfondire le tematiche, in particolare nell’ambito processuale civile e penale. Ho quindi colto con entusiasmo l’invito della professoressa D’Adamo di partecipare al laboratorio sulla risoluzione consensuale dei conflitti, una competenza imprescindibile per ogni studente e futuro professionista. Il laboratorio prepara i migliori studenti per la Competizione Italiana di Mediazione, organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano”.

“Durante la gara ho potuto performare in qualità di avvocato proprio in una di queste nell’ambito di due diversi casi. Uno riguardava una lite tra un’associazione ambientalista e il sindaco di un Comune per il destino di una piazza verde e l’altro una lite tra due imprese a causa di un inquinamento acustico fastidioso. Le mediazioni sono state valutate molto positivamente tant’è che la mia squadra, composta anche da altre tre compagne di corso, si è aggiudicata il primo posto, battendo università del calibro della Luiss di Roma e dell’Universita degli Studi di Milano. Questa esperienza ha dimostrato che la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo è in grado di competere a livello nazionale con i migliori atenei e che investire nella formazione degli studenti è essenziale per la preparazione dei giuristi delle prossime generazioni. Sono molto grata all’Università e alla Prof.ssa D’Adamo per avermi dato questa opportunità” conclude Zanella.

“Sono molto fiera – sottolinea Daniela D’Adamo, professoressa del Dipartimento di Giurisprudenza di UniBg – dei nostri studenti che hanno messo testa e cuore in questo progetto e sono emozionata per il traguardo raggiunto che rappresenta coronamento di un lungo viaggio, iniziato dieci anni fa con il mio team di coach Arik Strulovtz, Alessandro Bossi e Michele Marinini. Esprimo molta gratitudine al mio Dipartimento ed al nostro Direttore Corrado Del Bo per l’investimento nel laboratorio sulla risoluzione consensuale dei conflitti, un’abilità che è divenuta imprescindibile per i nostri laureati. Il valore aggiunto è la presenza di ex studenti, guidati da Sara Fagiani, che accompagnano i nuovi nel percorso. Così Unibg fa scuola”.

unibg mediazione - La Voce delle Valli

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