Si è concluso sabato 18 dicembre, presso l’Istituto Superiore di San Pellegrino Terme, il progetto “Oro Bianco in Rete” nato dalla collaborazione fra l’Istituto Superiore San Pellegrino e l’ABF di San Giovanni Bianco.“E’ la prima volta che le due scuole collaborano per fornire un percorso di formazione condiviso dagli studenti di entrambe le realtà formative”, spiega la Dirigente dell’IS di San Pellegrino Giovanna Leidi.
Questa esperienza ha coinvolto la classe 3H di pasticceria dell’IS di San Pellegrino e i ragazzi del terzo e del quarto anno dell’indirizzo “Operatore Agricolo” di San Giovanni Bianco, in tutto una cinquantina di studenti che hanno scambiato reciproche competenze intervallando momenti di formazione teorica con attività laboratoriali. L’attività è stata realizzata nell’arco di una settimana. Per i primi tre giorni i ragazzi di pasticceria si sono recati a San Giovanni Bianco dove, guidati dai docenti dell’ABF e divisi in gruppi, hanno seguito le lezioni sulla promozione dei prodotti caseari, sulla diversità dei bovini da pascolo e la loro alimentazione, sulla mungitura. Le attività sono poi continuate in laboratorio, prima con una degustazione di varie tipologie di formaggi e poi procedendo direttamente alla caseificazione insieme con i loro coetanei di San Giovanni. Successivamente i ragazzi dell’Istituto Superiore di San Pellegrino Terme hanno utilizzato il formaggio ‘’Ol Minadur’’ per creare delle ricette deliziose.
“E’ stata una esperienza interessante”, dice Sara Baggi allieva della 3H di pasticceria, “soprattutto quando siamo andati in laboratorio. Ho conosciuto un tipo di formaggio di cui non avevo mai sentito parlare, si chiama Ol minadùr, perchè veniva fatto stagionare nelle miniere e ci siamo divertiti a preparare la cagliata e poi le forme di formaggio. Noi, di solito, il prodotto lo trasformiamo ma non vediamo mai come si realizza la produzione. E’ stata una bella iniziativa anche se mi sarebbe piaciuto avere più momenti di confronto con i ragazzi dell’ABF”.
“Mi è piaciuto molto lavorare in pasticceria con i ragazzi del corso di operatore agricolo” racconta la giovane futura pasticcera Sofia Moretti, “abbiamo fatto noi da insegnanti e ci siamo divertiti a far provare loro l’emozione di trasformare una splendida materia prima in un dolce prelibato. Abbiamo preparato dei finger dolci e salati in abbinamento con carne e pesce, una frolla al formaggio, delle focaccine e dei piatti tradizionali rivisitati con ol minadùr stagionato in grotta e cantina cercando di mostrare le potenzialità di un prodotto poco conosciuto. Spero che sia arrivata la passione che noi mettiamo nel fare le nostre attività e, sicuramente, son piaciuti i risultati finali dato che a fatica abbiamo salvato i piatti utilizzati per il rinfresco di Venerdì sera”.
Venerdì 17 dicembre, infatti, per dare il giusto risalto all’iniziativa, è stato offerto un aperitivo a base dei piatti realizzati dai ragazzi dei due istituti. Invitati d’eccezione erano Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino, e lo staff dirigente del Comune, Mara Milesi, Dirigente Scolastico dell’ ABF di S. Giovanni Bianco, e, naturalmente, la padrona di casa Giovanna Leidi, dirigente Scolastico dell’ Istituto Superiore di S. Pellegrino, con il suo Staff.
“I ragazzi – spiega la dirigente di ABF San Giovanni Bianco, Mara Milesi – sono stati coinvolti in un percorso mirato all’approfondimento della caseificazione, un settore tradizionale per le valli bergamasche. In particolare, gli studenti hanno scoperto il processo di trasformazione del ‘’Ol Minadur”, un formaggio creato da cinque Aziende Agricole di Dossena, che si occupano della sua produzione e stagionatura. In tal modo, i nostri allievi hanno conosciuto maggiormente una realtà locale, che produce il formaggio in modo del tutto innovativo, facendolo stagionare per tre mesi nelle miniere di Dossena. Inoltre, durante uno dei momenti formativi di questa settimana, hanno potuto incontrare Walter Balicco della cooperativa di comunità ‘’I Raìs’’, che si occupa della stagionatura, commercializzazione e vendita di questo prodotto. Oltre ad avere acquisito conoscenze teoriche e pratiche riguardanti il processo di trasformazione casearia come esempio di eccellenza delle trasformazioni agroalimentari in Valle, hanno affrontato tramite il marketing, una disciplina essenziale per lo sviluppo e la riuscita dell’impresa locale, il tema della valorizzazione del prodotto e del territorio”.
“Questo non è l’unico progetto iniziato con ABF – sottolinea la Dirigente Giovanna Leidi – ne è stato organizzato un altro che vede la collaborazione di altre due classi, la nostra terza di Accoglienza Turistica e la terza del corso Operatore del Benessere – Acconciatura dell’ABF. Questa seconda esperienza nasce dalla necessità di far crescere le competenze nel accogliere il cliente che entra in negozio, nel gestire tutta la comunicazione telefonica e la gestione dei social per la promozione del salone.”
“Siamo rimaste molto colpite dalla professionalità delle ragazze e dei ragazzi di Accoglienza” dice Federica, prossima acconciatrice, “non pensavamo fosse così importante saper riceve nel modo giusto, con una presenza e una tale attenzione al linguaggio verbale e del corpo. Vedere queste cose fatte da coetanei fa la differenza. Ci si rende conto dei propri limiti ma ti fa anche capire che puoi migliorare in fretta. Ora li aspettiamo a San Giovanni per far provare a tutti l’esperienza di una acconciatura … gourmet”.