3 per 7 fa… 3 a 1. L’Atalanta doma il Torino e a Bergamo si impone con una tripletta di Koopmeiners, l’olandese è il vero matador di una squadra che ha offerto una prova a tratti convincenti, evidenziando soprattutto tanti cambiamenti nel modo di stare in campo.
Formazione infatti piuttosto “sperimentale” per la Dea, Zappacosta rientra e si accomoda subito sulla fascia sinistra, ancora titolare Soppy, questa volta a destra. Davanti giocano ben due incursori, Ederson e Pasalic, alle spalle del solito Duvan Zapata. Il Torino si schiera a specchio, 3-4-2-1 con Sanabria prima punta, Lazaro e Aina sugli esterni, Buongiorno centrale affiancato da Djidji e da Ricardo Rodriguez.
È subito una partita divertente, apre le danze Toloi al settimo con un destro deviato che sibila fuori di poco, poi Linetty sbaglia un passaggio che avrebbe mandato in porta Seck, risponde Koopmeiners con un gran mancino da fuori, Milinkovic-Savic deve alzare sopra la traversa. Le due squadre mettono in campo tanti duelli fisici, in occasione di uno di questi Zapata ruba palla a Bongiorno e va solo davanti al portiere del Toro, ma si lascia ipnotizzare dallo stesso sprecando una grandissima chance. L’Atalanta insiste, alla mezz’ora corner a cercare Demiral, il turco da due passi manda sul palo un’altra occasione ghiotta.
Un minuto dopo, però, Zapata si fa male ed è costretto a uscire, al suo posto esordisce Hojilund, non prima che i granata pareggino il conto dei legni. Seck semina il palo sulla destra, rientra in area sul mancino ma il suo tiro coglie il palo, anche se Sanabria era in offside, probabilmente attivo. Il Torino cresce, ha buone tracce verticali e trova il gol con Vlasic, che batte Musso con un diagonale preciso. La rete viene però annullata per fuorigioco dello stesso numero 16. A secondo di recupero, Soppy sfonda sulla destra, Ola Aina lo atterra e Di Bello fischia un rigore evidente. Dal dischetto Koopmeiners è lucido, spiazza Milinkovic-Savic e manda la Dea negli spogliatoi con un gol di vantaggio, secondo centro consecutivo per l’olandese.
Il numero 7 è protagonista pure nel secondo tempo. Due minuti nella ripresa, il numero 7 riceve dai 25 metri, si porta la palla sul mancino e spara un rasoterra insidioso che beffa il portiere granata e vale il raddoppio orobico. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono a costruire occasioni in avanti, penalizzata dalla scarsa fantasia dei propri attaccanti, contenuti a meraviglia da Demiral e Toloi. L’ex Roma potrebbe addirittura trovare la rete del tris su un corner dalla destra, ma la sua girata di prima finisce sul montante. 10 minuti dopo, il Torino pareggia di nuovo il numero dei pali: Okoli perde malamente palla, Linetty si gira al limite e col mancino coglie la parte alta della traversa. Nel momento di massimo impegno, la squadra di Juric trova la rete.
Il subentrato Pellegri scappa via sull’out di destra e mette in mezzo, Vlasic controlla e con una gran botta dal dischetto riapre la partita. Potrebbe essere un finale di fuoco per l’Atalanta, ma all’82’ Lazaro in area abbatte Lookman (entrato per Ederson) e Koopmeiners si ripresenta dagli 11 metri. Questa volta il 7 incrocia col mancino, ma il risultato non cambia. Gol, tripletta per lui e 3 a 1 che chiude la partita, match piacevole che la Dea vince sfruttando al meglio le goffaggini della difesa avversaria, mentre la propria è stata praticamente perfetta per quanto Toloi e un mostruoso Demiral, impossibile non menzionare Koopmeiners per la sua volontà e lucidità in ogni momento.
Settembre continuerà con l’appuntamento di Monza di lunedì 5, a caccia di punti in terra brianzola l’Atalanta dovrà definire sempre meglio il proprio nuovo stile di gioco.