La Coppa Valbrembana torna sui campi della Valle: “Il nostro spirito? Far divertire i ragazzi”

È la 17esima edizione, ma Coppa Valbrembana non teme nemmeno le superstizioni.
26 Aprile 2023

È la 17esima edizione, ma Coppa Valbrembana non teme nemmeno le superstizioni. Si rinnova l’appuntamento con il trofeo brembano in programma dal 26 maggio al 10 giugno, un altro anno di partite e sfide sui campi di tutta la Valle per una manifestazione diventata un punto di riferimento vallare. Squadra che vince non si cambia, infatti il format rimarrà lo stesso, come spiega Sabrina Alcaini, organizzatrice della manifestazione.

“La struttura del torneo sarà la stessa dell’anno scorso: c’è la solita fase con le squadre della provincia, tra cui abbiamo la novità del Sarnico. Avremo poi la fase regionale, le 4 vincenti dei 4 gironi vanno a scontrarsi con le 4 teste di serie: AlbinoLeffe, Monza, Lecco e Inter. L’Atalanta, dopo 17 edizioni, non ci sarà perché aveva già un altro impegno; ci dispiace che non possano difendere il titolo, anche loro erano rammaricati ma hanno dovuto rinunciare”. Non solo defezioni, ma anche tante novità: “Grazie a Nado Bonaldi e a Giorgio Monaco siamo riusciti ad avere Lecco e Inter al torneo. La finale e la finalina non si giocheranno più a Dossena ma a San Pellegrino Terme, la sera del 10 di giugno”.

È una decisione sofferta e Sabrina rimarca il punto. “Voglio specificare che ci siamo resi conto l’anno scorso, quando siamo ripartiti, che il campo di Dossena non ci dà più le stesse possibilità per ragioni logistiche. Ci sono solo due spogliatoi, non vogliamo portare via il trofeo da dove è nato, ma non possiamo avere 4 squadre insieme. L’anno scorso avevamo fatto la finalina al primo pomeriggio e la finale alle 18, abbiamo dovuto fare una premiazione veloce perché ovviamente era tardi, anche per i ragazzi. Se piove, non c’è una struttura per ospitare le persone e gli staff, a San Pellegrino gli spalti sono coperti, gli unici che si bagnano sono i giocatori”.

Il torneo resta affezionato, ovviamente, al luogo dove è nato. “A noi dispiace sentire alcune voci, ma l’anno scorso ci ha fatto capire che serviva un cambiamento, si perde tutta la bellezza del torneo: non possiamo rischiare la stessa situazione. Il torneo si spiega in una frase, scritta da mio papà: lo sport è la lingua che i nostri giovani parlano e dà speranza anche in situazioni di difficoltà. L’obiettivo è dare felicità – spiega – siamo felici quando i ragazzi escono dal campo e sono contenti. Il 2 di giugno ci sarà anche un quadrangolare a Dossena, ci hanno chiesto di ospitarlo e proveremo anche questa sfida: lo sport è vita, i ragazzi crescono così, noi cerchiamo di aggregarli. Se poi diventano professionisti, come Astori e Ruggeri ancora meglio: non dico che la coppa li ha fatti diventare quei giocatori, ma conta comunque e gli osservatori non mancano mai”.

Resta il format itinerante, distribuito su cinque campi: oltre a San Pellegrino, ci saranno San Giovanni Bianco, Zogno, Villa d’Almè e Dossena: “proprio a Dossena si svolgerà la partita inaugurale tra Rappresentativa Davide Astori e San Pellegrino Terme. Non abbiamo più il campo di Piazza Brembana, perché ci sono più squadre dalla Bassa. Già Dossena è impegnativa da raggiungere, cerchiamo di mettere squadre “locali”, che hanno meno problemi negli spostamenti” una questione di rispetto anche per i giovani giocatori, spiega Sabrina: “Il Sarnico non potrebbe fare la seconda partita alle 9 di sera e poi tornare a casa, i giocatori hanno anche l’età degli esami di terza media, dunque dobbiamo anche pensare a questo fattore. Il torneo si sta allargando, le squadre diventano sempre più importanti, dobbiamo modernizzarci, mi auspico che succeda anche alle strutture, soprattutto a Dossena”.

Un campo che avrà sempre un posto nella Coppa Valbrembana, nonostante le difficoltà: “Ci giocheremo ancora, chiaro, ma occorrono le condizioni per farci giocare, abbiamo sempre sistemato il campo, ma occorre la collaborazione di tutti. Le squadre aumentano, a noi dispiace moltissimo spostare la finale, è nata lì, ma non si poteva fare altrimenti. Non possiamo nemmeno partecipare a un bando, perché siamo associazione senza scopo di lucro, dunque abbiamo tanti paletti che altri dovrebbero essere rimossi: auspichiamo di tornare a Dossena il prima possibile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross