Lazio-Atalanta è la partita delle assenze. Tantissime negli orobici, alcune nella squadra di Sarri, ma soprattutto nel tabellino. Lo 0 a 0 è il risultato di 90 minuti molto tattici ma con poche chance, giocati a ritmi non altissimi e conditi da parecchi errori.
Per l’Atalanta è emergenza vera. Oltre ai lungodegenti Zapata e Gosens, ci sono ben sette giocatori indisponibili, molto probabilmente a causa del Covid. La formazione titolare è praticamente obbligata, con Djimsiti-Demiral-Palomino in difesa, dal primo minuto c’è Scalvini, in attacco gli unici arruolabili sono Miranchuk e Piccoli. La Lazio invece perde Cataldi, Pedro e Acerbi, davanti ci sono Felipe Anderson e Zaccagni a sostenere Immobile, maglia da titolare per Lucas Leiva e Patric.
Il match si preannuncia ricco di duelli uno contro uno e in effetti è cosi, ma le emozioni latitano per gran parte del primo tempo. La Dea fa fatica a costruire dal basso, l’unico centrocampista di ruolo è Freuler, quindi opta per il lancio lungo verso Piccoli o, molto spesso, consegna di fatti il pallino del gioco ai biancocelesti. La squadra di Sarri, dal canto suo, non riesce a velocizzare l’azione come suo solito, spingendo soprattutto sulla fascia di Hysaj e Felipe Anderson, ma mancando spesso in precisione. Così come manca di precisione la conclusione di Milinkovic-Savic da fuori area e quella di Scalvini dal limite, di fatto le uniche potenziali occasioni da gol (al 45’ non si registrano tiri in porta).
La situazione migliora nella ripresa, quando entrambe le squadre cercano con maggior caparbietà la via della rete. Prima Pessina calcia centralmente da buona posizione, poi Milinkovic crossa dalla destra, Zaccagni controlla benissimo in area ma il suo destro violento si stampa sul palo. Reagisce la Dea, Miranchuk si accentra da buona posizione, ma il suo mancino finisce largo, poi un’altra conclusione del russo è troppo debole e Strakosha para.
In casa orobica piove sul bagnato, perché il numero 59 è costretto a chiedere il cambio per un infortunio. Al suo posto entra Toloi, per una squadra totalmente inedita che vede Pezzella sulla trequarti ma, soprattutto, vede pochi pericoli dalle parti di Musso. L’unica chance è per Marusic, ma il suo tiro di esterno destro sibila a poca distanza dall’incrocio. Prima del’ 90’ Gasperini inserisce anche De Nipoti per uno stremato Piccoli, e Sidibe per Pessina.
Due esordi che chiudono un match fatto di poche emozioni, la Dea ha pensato principalmente a tenere il risultato, riuscendoci bene; un poco deludenti i biancocelesti, da cui forse ci si aspettava qualche lampo in più. Emblematica la prova di Demira per i neroazzurri, un concentrato di agonismo e sacrificio che ha annullato Immobile. Ora il campionato si ferma per due settimane di sosta, si tornerà in campo domenica 6 febbraio contro il Cagliari. Un po’ di tempo per tirare il fiato, in attesa che inizi l’ultima, lunga parte della stagione: i giochi iniziano ora.