La forza e la sofferenza dell’agricoltura negli occhi di Matteo Locatelli: “L’agricoltore è connesso alla natura, non si arrenderà”

La forza e la sofferenza dell'agricoltura bergamasca negli occhi di Matteo Locatelli, il giovane imprenditore agricolo valdimagnino titolare dell'azienda Sant'Anna che in un video sui social, evidentemente commosso, racconta il particolare momento di difficoltà del suo settore, messo in ginocchio da una siccità che non sembra avere fine. 
11 Luglio 2022

La forza e la sofferenza dell’agricoltura bergamasca negli occhi di Matteo Locatelli, il giovane imprenditore agricolo valdimagnino titolare dell’azienda Sant’Anna che con passione porta avanti diversi frutteti tra Sant’Omobono Terme, Valbrembo e Astino. In un video sui social il giovane agricoltore, evidentemente commosso, racconta il particolare momento di difficoltà del suo settore, messo in ginocchio da una siccità che non sembra avere fine.

“Questo è un video di sensibilizzazione agricola – spiega Matteo nel suo video -. Come molte di voi sapranno, l’agricoltura sta passando un momento delicato, la mancanza di neve e poi di acqua in primavera ha compromesso e sta compromettendo parecchie produzioni. La situazione non è positiva e le previsioni sono preoccupanti. Non è un video di allarme, ma di riflessione sulla situazione. Il cambiamento climatico sta prendendo evidenza. 

Io faccio questo lavoro per passione e sono felice di rappresentare il pilastro primario della nostra società – prosegue Matteo -. Chi di voi mi conosce sa che farò di tutto per fare il mio lavoro e garantire di conseguenza le produzioni. Sono affranto, ma anche abbastanza felice di poter vivere questa esperienza che comunque ci sta portando a migliorare le nostre strategie di crescita”.

E in merito alle autoraccolte, da sempre marchio di fabbrica di Sant’Anna, per ora non c’è da preoccuparsi anche se la frutta, come le pesche – causa siccità – è più piccola: “Credo che sia vero che nella botte piccola ci sia il vino buono. L’unico aspetto positivo della siccità è che la disidratazione del prodotto porta ad un aumento della qualità del frutto in termini di sapore. Credo che sia sbagliato dare un prezzo per la dimensione e non per il sapore. Credo che ci sia una inversione di marcia e io sarò uno di quelli che porterà avanti la bontà del frutto”. 

Ora siamo impegnati per salvare il salvabile. Queste piccole pesche che probabilmente andranno a seccare in piante non le perderò perché riuscirò a portarle in un vaso e farle conoscere a tutto il mondo. L’agricoltore difficilmente si arrenderà perché è connesso alla natura tramite il suo cuore, la sua passione, ha radici profonde”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross