Il titolo è “Cronache di fatti, luoghi e persone della Valle Brembana nella Grande Guerra”. Un libro interessante costruito attingendo esclusivamente da bollettini parrocchiali, diari familiari e soprattutto dall’archivio dell’Eco di Bergamo.

Il primo volume (ne seguiranno altri) dell’opera di Diego e Osvaldo Gimondi di Sedrina (artefici del Centro Studi Francesco Cleri con all’attivo una quarantina di pubblicazioni) riguarda l’anno 1915 quando l’Italia entrò (24 maggio) nel primo conflitto mondiale. Scrive nella prefazione Silvana Ardemagni Molteni: “Cultori e appassionati di storia, in particolare di quella locale i fratelli Gimondi non si sono lasciati sfuggire l’occasione di riprendere i dati del conflitto per riproporre ancora una volta, all’attenzione del lettore, il loro amore per la storia delle famiglie della Valle, travolte dalla guerra. L’hanno fatto attraverso il ricordo della partecipazione di molti loro figli nel conflitto, le numerose perdite di tanti giovani, la disperazione dei congiunti e di interi paesini”.

Circa 200 pagine dense di storia concretizzate anche grazie al sostegno della Banca di Credito Cooperativo di Sorisole, della Confezioni Gregis di Sedrina, dell’Ubi Banca Popolare di Bergamo, della Fideuram di Zogno e del Comune di San Pellegrino Terme. “Abbiamo voluto – spiegano i fratelli Gimondi – proporre una rivisitazione di quanto successo un secolo fa utilizzando le parole dei protagonisti diretti attraverso i loro scritti riportati nelle corrispondenze dell’Eco di Bergamo, la Voce del Brembo e il Bollettino vicariale dell’Alta Valle”. Per scelta gli autori non hanno aggiunto considerazioni personali. Al lettore il piacere di esercitare un limpido esercizio di critica. 

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