Gli assessori regionali Francesca Caruso (Cultura) e Paolo Franco (Casa e Housing sociale) hanno effettuato oggi una visita istituzionale al Complesso romanico di Almenno San Salvatore, che ha beneficiato di finanziamenti regionali per interventi di restauro. Ai sopralluoghi ha partecipato anche il presidente del BIM Bergamo, Carlo Personeni, e della Comunità montana Valle Imagna, Roberto Facchinetti.
La prima tappa ha riguardato la chiesa della Madonna del Castello, dove Regione Lombardia ha investito 150.000 euro per cofinanziare il consolidamento strutturale. L’intervento ha incluso il miglioramento sismico delle strutture esistenti, il rinforzo delle volte e delle murature portanti e la messa in sicurezza degli intonaci delle volte interne.
La visita è proseguita alla chiesa di San Giorgio e alla chiesa di Santa Maria della Consolazione meglio conosciuta come Chiesa di San Nicola.
ASSESSORE CARUSO – “Ho voluto vedere di persona – ha evidenziato l’assessore Caruso – i risultati di un progetto a cui Regione ha contribuito in modo determinante, accogliendo una richiesta di sostegno arrivata dal territorio. Siamo concretamente accanto a chi lavora per conservare e promuovere il nostro patrimonio artistico e culturale. Il Complesso romanico è una straordinaria testimonianza della storia della Bergamasca e della Lombardia e merita di essere ulteriormente conosciuto e valorizzato: uno scrigno di bellezza e spiritualità”.
ASSESSORE FRANCO – “Ho invitato la collega Caruso nel nostro territorio – ha affermato l’assessore Franco – per accendere i fari sul ‘romanico degli Almenno’ che rappresenta un orgoglio e un vanto per la comunità bergamasca. Negli anni, insieme agli enti locali e alle associazioni, abbiamo contribuito a costruire una rete di promozione e valorizzazione che intendiamo implementare sempre più. Si tratta di chiese e monumenti di grande pregio e fortemente attrattivi, in grado di generare indotto per l’economia locale. Siamo in campo per favorire lo sviluppo economico, sociale e culturale della Valle Imagna”.