Il Monumento Naturale della Valle Brunone di Berbenno (Ponte Giurino) sta per entrare all’interno del Parco dei Colli. Regione Lombardia – su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi – ha infatti approvato la delibera sull’ampliamento dei confini del parco nei territori di Bergamo, Ranica, Valbrembo e l’aggiunta del Comune di Berbenno, appunto, con la sua Valle Brunone. Per l’ufficialità manca ora solo l’approvazione definitiva in Consiglio regionale.
Un anno fa era arrivato l’ok dalla Comunità del Parco dei Colli di Bergamo, in attesa dell’approvazione definitiva da parte della Regione che dovrebbe arrivare – a questo punto – a breve. “In questi due anni di pandemia i cittadini hanno riscoperto l’importanza delle aree protette in chiave ambientale, agricola e di tutela della biodiversità – spiega l’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi -. I parchi regionali sono un polmone verde della Lombardia, soprattutto quando avvolgono grandi realtà urbane. Con questo progetto di legge concludiamo un iter richiesto dal territorio e mi auguro una rapida approvazione definitiva in Consiglio. La collaborazione con gli enti gestori e con Federparchi – ha aggiunto – è sempre più stretta e frequente nell’ottica di alzare in maniera significativa il livello di tutela del territorio, anche in attuazione della legge 28 che semplifica il quadro degli enti gestori e valorizza la funzione e il ruolo dei parchi regionali”.
“Esprimo soddisfazione – aggiunge il presidente del Parco regionale dei Colli di Bergamo Oscar Locatelli -, la Giunta regionale ha licenziato il progetto di legge per affidarlo all’approvazione del Consiglio regionale. L’iter è stato lungo, complice probabilmente anche il Covid-19, ma dopo tre anni e mezzo, finalmente il Parco vede un ampliamento consistente del suo territorio che lo porta a superare i 5 mila ettari, includendo tre aree: una, molto delicata, nel Comune di Bergamo e altre due significative porzioni nei Comuni di Valbrembo e di Ranica. Contestualmente è stata deliberata l’integrazione, anche se non contigua a livello territoriale, del Monumento naturale del Brunone, grazie alla proficua collaborazione con la Comunità Montana Valle Imagna e del Comune di Berbenno. Questo ampliamento arriva dopo 45 anni dalla nascita del Parco, nel 1977, e rappresenta un segnale incoraggiante, simbolicamente e sostanzialmente. Non è cosa da tutti i giorni per i Parchi, che hanno la responsabilità di tutelare e sviluppare realtà che, come nel nostro caso, sono a ridosso della città”.
Il progetto di legge riguarda l’ampliamento dei confini Parco regionale attraverso l’inserimento di nuove aree. Nello specifico: l’ampliamento dei confini del Parco regionale dei Colli di Bergamo nel Comune di Ranica (parte ampliamento e parte aggregazione di area comunale del Plis ‘Naturalserio’), nel Comune di Valbrembo e nel Comune di Bergamo (aggregazione del Plis Madonna dei Campi per l’area ricadente nel Comune di Bergamo); l’integrazione del Monumento Naturale ‘Valle del Brunone’ sito in Comune di Berbenno.
La proposta di ampliamento del Parco regionale riguarda una superficie pari a 296,52 ettari, a cui bisogna aggiungere la superficie del Monumento Naturale della Val Brunone pari a 47,05 ettari (in totale 343,57 ettari). Gli ampliamenti proposti avranno effetti positivi sul contesto territoriale in quanto favoriranno l’integrazione del Parco con le aree circostanti, consentendo l’attivazione di strategie che permettono di potenziare le interconnessioni tra reti ecologiche, paesaggistiche, funzionali, e fruitive in un contesto ampio, in particolare verso i corridoi primari rappresentati dai fiumi Brembo e Serio. Saranno inoltre garantite la conservazione e il potenziamento della qualità dell’ambiente e della biodiversità di tali aree, migliorando al contempo la qualità del paesaggio e la valorizzazione delle risorse identitarie dei luoghi.
La Valle Brunone
La Valle Brunone, che – ricordiamo – si trova nella frazione di Ponte Giurino, è nota per essere un sito naturale di particolare bellezza, oltre che un luogo in cui si respirano millenni di storia: i fossili ritrovati qui sono fondamentali per ricostruire il Triassico superiore. Numerosi esemplari di fauna sono tuttora conservati nel sito paleontologico di Berbenno, dai rettili, ai pesci, fino ai crostacei e gli insetti.
Per l’importanza che riveste, il Monumento naturale Valle del Brunone – nominato tale da Regione Lombardia nel 2001 – fa parte del “Triassico.it”, una rete che rende la Bergamasca importante nel mondo e che comprende anche il Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi di Bergamo, il Parco Paleontologico di Cene e il Museo Brembano di Scienze naturali di San Pellegrino Terme.