C'erano i moiesi vicini e lontani, i villeggianti, i colleghi amministratori e tanta gente della Val Brembana per l'ultimo saluto a Davide Calvi, storico sindaco di Moio (oltre mezzo secolo di attività amministrativa), morto lo scorso 22 luglio. Attorno alla moglie Gabriella e al figlio Roberto si è stretto il mondo che per decenni è stato per Calvi motivo di impegno e passione, con un indomito spirito di servizio.
La bara è stata portata a spalla dai “suoi” frutticoltori AFAVB in divisa, la stessa deposta sulla bara insieme a un cofano di fiori bianchi. Sull'altare a fianco del parroco don Andrea Mazzoleni, c'erano don Alessandro Beghini e don Pierangelo Gualtieri (già parroci a Moio), don Renato Villa di Roncobello e don Pietro Biaggi, parroco di San Alessandro in Pignolo.
“La vita è cosa molto importante – ha detto don Mazzoleni nell'omelia – e il tempo che ci viene dato è un'occasione che deve dare frutto”. Ricordando la parabola dei talenti ha definito Davide “servo buono e fedele”, ma l'ha anche paragonato al signore che distribuisce i talenti e poi parte per un lungo viaggio. “Davide – ha aggiunto in parroco – ci lascia i talenti della passione, della vita e del servizio, dobbiamo metterli a frutto, spendendoci in prima persona”.
Ai piedi dell'altare c'era, listato a lutto, il gonfalone comunale, di cui lo stesso Davide Calvi era stato padrino nel 2002 e in prima fila la giunta comunale guidata dall'attuale sindaco Alessandro Balestra. Il primo cittadino al termine della celebrazione ha avuto parole di caloroso ringraziamento per Davide, sottolineando “il suo attaccamento generoso alla gente, alla Valle, al paese e ai suoi monti”. È seguito il ricordo, rotto più volte da un'evidente commozione, da parte di Giambattista Gherardi, al fianco di Calvi in Comune per vari decenni e sindaco a Moio dal 2004 al 2009. “Qualora vi chiedessero – ha concluso – se il “de’ Calvi” che completa il nome di Moio sia per caso una dedica in suo onore, confermate con orgoglio. Davide resterà per sempre uno di noi”.
Perché, come avrebbe sicuramente detto lui, “i bale i vansa töte”. Applausi scroscianti hanno salutato anche l'intervento di don Renato Villa che ha ricordato l'attaccamento di Davide all'Istituto don Palla di Piazza Brembana, “da lui fortemente voluto insieme al compianto Piero Busi”. A rendere omaggio allo storico sindaco di Moio era giunto nei giorni scorsi il Presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli.
Ai funerali (con molta gente costretta a rimanere sul sagrato) c'erano fra gli altri l'ex deputato e senatore Gilberto Bonalumi, il consigliere regionale Alex Galizzi, il past president della Comunità Montana, Alberto Mazzoleni, decine di sindaci e amministratori della Valle e rappresentanti di tante associazioni di volontariato. Davide è stato accompagnato in corteo nel vicino cimitero, dove riposerà per sempre nella tomba di famiglia.