Cade in casa l’Atalanta, rimontata dal Bologna per due reti a uno dopo che Lookman aveva portato avanti i bergamaschi: fatali i minuti tra il 57’ e il 61’, con i felsinei che hanno trovato due reti nel giro di pochissimo.La Dea ritrova Lookman titolare, mentre il grande escluso dalla formazione è Ederson, sostituito da Pasalic. Non c’è Holm sulla destra, spazio invece a Zappacosta. Il Bologna schiera contemporaneamente Zirkzee, Ndoye, Fabbian e Orsolini in una sorta di 4-1-4-1 con Freuler davanti alla difesa.
La prima emozione arriva dopo solo 90 secondi di gioco, con un traversone affilato di Ruggeri su cui De Ketelaere arriva di controbalzo e manda alto di poco. La fascia sinistra è molto sfruttata dagli uomini di Gasperini, con tante combinazioni tra Lookman e Ruggeri, il quale cerca anche gloria personale con un mancino che termina fuori.
Il nigeriano sembra uno degli uomini più ispirati ed è lui a sbloccare il risultato. Prima apre per De Ketelaere, il quale fa correre sulla parte opposta del campo Zappacosta: il numero 77 calcia, Skorupski respinge, la palla rimbalza addosso ad un difensore del Bologna e Lookman con il tap-in segna il gol dell’uno a zero. I felsinei ci avevano già provato con un tiro di Orsolini e alzano il proprio baricentro, proponendo una pressione alta ma con poche occasioni: il primo tempo si chiude dunque con il vantaggio dei bergamaschi.
Bastano però dieci minuti di amnesia totale per regalare i tre punti al Bologna. Il campanello d’allarme arriva al 55’, con Calafiori che incorna benissimo su corner, Carnesecchi fa il miracolo. Il portiere rovina tutto due minuti più tardi, con un rinvio basso che finisce preda dei bolognesi. La palla arriva poi a Saelemaekers in area, il belga anticipa Koopmeiners che lo tocca e l’arbitro dà rigore. Zirkzee dal dischetto mette in porta e il Bologna pareggia, ma per l’Atalanta è solo l’inizio.
Gli uomini di Gasperini vanno in corto e subiscono la rete del passaggio al 61’. Ndoye calcia, la palla murata finisce sui piedi di Ferguson che con un tiro di prima pesca l’angolino e fa 1 a 2. Gli orobici non sembrano avere la forza di portare un forcing finale, anzi la loro intensità in attacco cala con il passare dei minuti e dopo i quattro di recupero il triplice fischio li condanna alla seconda sconfitta di fila.
Una prestazione dai due volti, a seguito di un ottimo secondo tempo i bergamaschi hanno accusato un calo, anche mentale, staccando la spina quel tanto che basta per subire due reti. Non è nemmeno riuscito l’assalto alla fine, anzi come spesso capita la squadra è sembrata confusa e poco efficace nel cercare una soluzione fino all’ultimo, nonostante i numerosi cambi e le tante opzioni offensive.