Letame nell’acqua in Val Taleggio, dove i residenti sono ora costretti a bollire l’acqua prima di utilizzarla per non incorrere in potenziali problemi di salute. Difficile risalire all’autore del gesto, che potrebbe essere stato anche involontario. Stando alle prime ricostruzioni, è possibile che qualcuno abbia sparso del letame in un campo troppo vicino alla sorgente.
La presenza della sostanza “indesiderata” nell’acqua è stata prontamente individuata dai tecnici di Uniacque nei giorni scorsi, durante un controllo di routine. A quel punto i Comuni interessati, Vedeseta e Taleggio, su consiglio di Uniacque, hanno emesso ordinanza per chiedere ai loro cittadini di bollire l’acqua prima di usarla, per almeno 20 minuti.
Nessun problema di potabilità, visto che nell’acqua è presente il cloro, e quindi può continuare ad essere utilizzata anche per scopi alimentari. Appunto, previa bollitura. Oggi, venerdì 31 gennaio, sono in corso esami batteriologici per verificare l’eventuale presenza, o meno, di elementi patogeni.
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