Lingua blu, allevatori “bloccati” in alpeggio: ecco in quali Comuni bergamaschi

Ad oggi i Comuni interessati dal provvedimento di restrizione sono quelli compresi in un raggio di 20 km dal focolaio confermato in un allevamento ovino in Provincia di Lecco.
30 Agosto 2024

Ad oggi, venerdì 30 agosto, i Comuni interessati dal provvedimento di restrizione per il contenimento della malattia “lingua blu” (febbre catarrale) dei ruminanti sono quelli compresi in un raggio di 20 km dal focolaio confermato in un allevamento ovino in Provincia di Lecco.

In Provincia di Bergamo, i Comuni interessati sono: Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco, Costa Valle Imagna, Pontida, Sant’Omobono Terme, Torre de’ Busi, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Ambivere, Barzana, Bedulita, Berbenno, Blello, Brembate di Sopra, Brumano, Calusco d’Adda, Capizzone, Carvico, Corna Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Locatello, Mapello, Medolago, Palazzago, Roncola, Rota d’Imagna, Solza, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Strozza, Suisio, Taleggio, Terno d’Isola, Ubiale Clanezzo, Vedeseta, Villa d’Adda, Almè, Bonate Sopra, Chignolo d’Isola, Paladina, Ponte San Pietro, Presezzo, San Pellegrino Terme, Sedrina, Val Brembilla, Valbrembo, Villa d’Almè, Zogno.

Gli allevatori che hanno animali alpeggiati nei Comuni elencati sono sottoposti a restrizioni nella movimentazione di demonticazione (discesa dall’alpeggio). Relativamente ai 60 giorni di durata delle misure di controllo, da quando in un allevamento non sono più riscontarti ulteriori casi sospetti di Blue Tongue, questo lasso di tempo corrisponde alla tempistica prevista dalla normativa vigente, affinché in un allevamento con positività accertata vengano tolte le misure sanitarie applicate dal Dipartimento Veterinario dell’ATS competente sul focolaio.

ATS Bergamo è costantemente in contatto con il Servizio Veterinario Regionale che, in accordo con il Ministero della Salute, darà indicazioni relativamente alle misure sanitarie da adottare affinché la demonticazione possa avvenire nella più totale sicurezza per la salute del patrimonio zootecnico bergamasco. Va ribadito che gli alpeggiatori dei Comuni non compresi nell’elenco dei Comuni sopra esposto non hanno, ad oggi, alcuna restrizione per le movimentazioni degli animali, pertanto potranno demonticare quando ne avranno la necessità.

La situazione è, come sempre in caso di malattie infettive, in continua evoluzione: pertanto ATS Bergamo tiene costantemente informate le Associazioni di categoria -Coldiretti, Confagricoltura, Aral, Unicca- affinché anche loro possano fornire indicazioni utili agli allevatori. Antonio Sorice, Direttore del Dipartimento Veterinario dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo: “La Blue Tongue è una malattia di origine virale (genere Orbivirus) trasmessa dai moscerini del genere Culicoides, che colpisce i ruminanti e non costituisce un pericolo per l’uomo, né attraverso contatto con gli animali o i loro prodotti. È trasmessa da piccoli insetti, principalmente moscerini del genere Culicoides, che pungono gli animali infetti e poi trasmettono il virus ad altri individui sani.

Sintomi negli ovini e caprini sono febbre, edema e colorazione bluastra della lingua (da cui il nome), difficoltà a deglutire, produzione scarsa di latte e, nei casi più gravi, morte. Spesso i bovini infetti non manifestano sintomi evidenti o presentano sintomi lievi, ma possono essere portatori del virus e contribuire alla diffusione della malattia. Le conseguenze sono perdite economiche dovute alla riduzione della produzione di latte, aborti, mortalità. Per gli allevatori restrizioni al movimento degli animali, costi per le misure di controllo e prevenzione, e potenziali perdite economiche. Per contrastare il diffondersi della malattia, è opportuno ridurre la popolazione di insetti vettori attraverso l’utilizzo di insetticidi e la bonifica delle zone umide. La malattia della lingua blu rappresenta una seria minaccia per la salute degli animali e per l’economia degli allevamenti, soprattutto in zone con clima caldo e umido, favorevole alla proliferazione degli insetti vettori. Le misure sanitarie che sono state disposte sono finalizzate a tutelare il patrimonio zootecnico del nostro territorio e preservare l’economia agroalimentare della nostra provincia”

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