L’Atalanta si ripete e vince a Bergamo con un altro 2 a 0. A farne le spese è il Cagliari, piegato da un goal per tempo a opera di Lookman e Pasalic. Risultato non scontato, anche perché le novità in formazione per i bergamaschi sono poche: torna Kolasinac come braccetto di sinistra, dall’altra parte c’è Scalvini e non Toloi, Djimsiti centrale. Koopmeiners avanza sulla trequarti, Ederson prende il suo posto in mezzo al campo. Attacco leggero con De Ketelaere a fianco di Lookman. Ranieri sceglie Shomurodov e non Petagna come partner offensivo per Luvumbo, sulla sinistra c’è Azzi al posto di Augello, Obert-Dossena-Hatzidiakos il trio a guardia di Radunovic.
Sulla sponda di quanto fatto vedere anche a Firenze, l’avvio dei bergamaschi è molto buono. De Ketelaere e Lookman dialogano benissimo, con il belga che crea la prima occasione dopo undici primi: dribbling secco su Dossena e tiro. Radunovic c’è. Il secondo tentativo lo porta addirittura in gol: lancio lungo per Lookman, il nigeriano va via in velocità, entra in area e serve De Ketelaere per un tap-in semplicissimo. La rete però è annullata per fuorigioco evidente, ma la Dea non smette di spingere, con i suoi attaccanti molto ispirati. Ancora Lookman che riceve una grande sciabolata di Koopmeniners, si accentra, salta due avversari e lascia partire un destro che si stampa sulla traversa, poi Zappacosta da posizione defilatissima coglie il palo esterno.
Il Cagliari invece fa fatica a contenere gli avversari e a creare gioco da dietro, gli uomini di Ranieri alzano un poco il baricentro intorno alla mezz’ora ed è lì che arriva il gol. Questa volta Koopmeiners lancia lungo per De Ketelaere, scatto e palla in mezzo con Lookman che arriva in volata e in allungo entra in porta con il pallone. Azione dalle geometrie perfette per l’Atalanta, meritamente in vantaggio. I sardi soffrono tantissimo sull’out di sinistra, con Ruggeri sempre proiettato in avanti. È lui che al 36’ costringe Radunovic ad una grande parata, il portiere si distende benissimo su una botta a incrociare del 22 orobico. Gli ospiti trovano continuità nella manovra solo sul finire della prima frazione, ma ad eccezione di un colpo di testa di Shomurodov a inizio partita, non sono mai pericolosi.
Comprensibilmente, durante il secondo tempo l’Atalanta abbassa i ritmi della propria manovra. Ciò permette ai sardi di alzare la linea difensiva, senza però riuscire a creare grandi pericoli alla retroguardia orobica. I cagliaritani premono, ma fanno fatica a creare occasioni chiare: Luvumbo si muove spesso in profondità, eppure i compagni non trovano il modo di innescarlo, complice anche il buon posizionamento di Musso in un paio di occasioni.
Gasperini si gioca la carta di Holm, Pasalic e Muriel per ridisegnare la squadra e la mossa paga. Il 9 colombiano dialoga con il croato, 1-2 perfetto che manda l’8 davanti a Radunovic, mancino a incrociare con la sfera che sbatte sul palo ed entra in rete. 2 a 0 nel momento forse migliore per il Cagliari, che però non è apparso mai in grado di incidere. L’unico brivido lo crea Oristanio, che colpisce la traversa a cinque dalla fine.
Troppo poco contro un’Atalanta attenta dietro e aggressiva in avanti, soprattutto nel corso del primo tempo. Gli uomini di Gasperini sono entrati in campo con l’intenzione di indirizzare la partita fin dall’inizio, e ci sono riusciti. Grande prova di Lookman e di De Ketelaere, imprendibili finché le gambe glielo hanno concesso. Anche una volta subentrata la stanchezza, i padroni di casa hanno saputo amministrare bene la gara: tutti segnali positivi in vista del turno infrasettimanale di mercoledì 27 contro il Verona. Un’altra partita delicata su un cammino ancora tutto da scoprire.