Un altro successo per il movimento delle arti marziali bergamasche (e non solo). L’almennese Paolo Locatelli, maestro della New Wushu Karate di Brembilla (con sedi anche a Zogno, Sedrina e Almenno SS) e assessore allo sport per il Comune di Almenno San Salvatore, ha infatti ricevuto un riconoscimento di rilevanza nazionale, ovvero il Duan d’Argento al Merito Tecnico. A questo link trovate la storia del maestro Paolo Locatelli.
“Si tratta di un riconoscimento conferito dalla Federazione Italiana Wushu-Kung Fu: tutti gli anni viene attribuito ai maestri e agli atleti” spiega Locatelli. “Io ho vinto quello per direttori tecnici, dunque per color che insegnano la disciplina. Sono divisi su tre livelli: bronzo, argento e oro, come le stelle o le palme del CONI. Sono anche candidato ad una Palma”.
In sostanza, dunque, “Il Duan viene dato a quei tecnici che hanno ottenuto risultati meritevoli nel lavoro con i ragazzi e all’interno della federazione: visto che siamo uno sport non molto ricco – scherza – almeno una pacca sulla spalla ogni tanto non fa male!”. In verità “nelle arti marziali i Duan sono i gradi dopo la cintura nera e vanno da 1 a 10: dopo il quarto, vengono dati per meriti sportivi particolari. Questo premio è stato chiamato in quel modo apposta, ma non mi è stato dato un grado in più: io sono al quinto Duan, non mi hanno avanzato al sesto”.
A proposito di meriti, Paolo può elencarne un gran numero per il solo 2023. “Un mio atleta, Giorgio Marchesi di Zogno, ha vinto i mondiali in Cina nella categoria Juniores, mentre Lara Marra di Almenno San Salvatore ha conquistato un argento. Altri hanno fatto benissimo ai campionati italiani, abbiamo poi vinto la Coppia Italia con tre primi posti. Tutto ciò ha fatto sì che io arrivassi ad avere un punteggio tale da ricevere il Duan d’argento”.
Risultati impressionati, perché dietro c’è un grande lavoro. “Un bravo atleta deve avere un bravo tecnico, ovviamente vale anche il contrario. Il mio maestro diceva che, se tu fai correre un asino, è difficile che diventi un cavallo: per vincere le corse devi avere l’animale adatto”. Accanto a ciò, l’impegno che Locatelli e i suoi ragazzi infondono nella disciplina. “Gli atleti devono venire in palestra almeno quattro volte a settimana, per due ore a lezione. È chiaro che il tecnico deve essere preparato e aggiornato”.
Innanzitutto sulle forme, ma anche sulla preparazione atletica. È quello che fa la differenza – spiega – il maestro deve sapere quali sono i nuovi metodi di allenamento. È un lavoro parallelo con l’atleta: se lui è bravo ma tu non sai far emergere le sue capacità, non arriverò a dare il massimo”. Una vera simbiosi tra due elementi: “Bisogna fare un percorso individuale con ognuno, magari si deve intervenire anche sulla mentalità, sull’emozione in gara. Devi essere in simbiosi con i tuoi atleti: la mia squadra si allena a volte anche la domenica, io devo conoscere i ragazzi a 360’, crescere insieme a loro, essere quasi un secondo padre”.