Migranti a Taleggio: don Alessandro a San Pellegrino chiede aiuto alle associazioni del paese

L'idea è quella di coinvolgere tutte le associazioni sanpellegrinesi. Se ognuna di loro partecipasse con una quota, si potrebbe arrivare a raccogliere una buona cifra. La stessa cosa potrebbe poi essere replicata anche negli altri paesi della Valle Brembana.
30 Novembre 2023

Don Alessandro Nava e don Matteo Carrara, rispettivi parroci di San Pellegrino Terme e di Sottochiesa (Val Taleggio), hanno lanciato un appello a tutte le Parrocchie della Valle Brembana chiedendo aiuto per gestire l’emergenza dei 120 richiedenti asilo ospiti nel Comune di Taleggio. Una situazione che don Matteo si è trovato a vivere insieme ad alcuni parrocchiani. A parlarne è stato don Alessandro Nava insieme al gruppo caritativo.

“L’idea è quella di coinvolgere tutte le associazioni sanpellegrinesi per renderle informate circa questa situazione particolare. Se ognuna di loro partecipasse con una quota, si potrebbe arrivare a raccogliere una buona cifra. La stessa cosa potrebbe poi essere replicata anche negli altri paesi della Valle Brembana – spiega don Alessandro – La Prefettura di Bergamo ha individuato a Sottochiesa una struttura abbastanza capiente e, in accordo con la proprietà, ha aperto un Centro d’accoglienza straordinario gestito da una cooperativa di Vercelli.

Sono accolti in tale struttura all’incirca 120 richiedenti asilo tra uomini, donne e bambini provenienti dall’Africa e dall’Asia. Saranno giunte anche a voi notizie di questa situazione che presenta tante perplessità e condizioni. In questi mesi don Matteo ha cercato in tanti modi di tamponare le falle dell’organizzazione, accompagnando la situazione ad una migliore accoglienza”.

Proseguendo la lettera don Alessandro dice: “Le richieste sono state di generi alimentari e abbigliamento che grazie alla generosità di tante persone abbiamo raccolto e consegnato. Per questo ci rivolgiamo a tutte le associazioni di San Pellegrino per informarvi circa questa situazione e vi chiedo di sostenere un fondo di solidarietà per contribuire a pagare le spese sanitarie.

Ringraziandovi per la vostra sensibilità vi chiediamo in mezzo a tanti vostri impegni di poter tener presente anche questa richiesta, consegnando l’eventuale vostra offerta in segreteria presso l’Oratorio della nostra Parrocchia. Grazie”.

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Commenti:
  1. Va bene la carità,l’accoglienza,la generosità,la beneficenza,che noi bergamaschi siamo ai primi posti ma chi governa e non solo questo governo sopratutto i governi passati che lucrano e lucravano sull’assistenza ai migranti promettendo a monte l’eldorado mischiando chi fuggiva da guerre e chi delinqueva nel proprio paese o nazione non è possibile che li dobbiamo integrare tutti in Italia dato che l’Europa li è ci snobba, poi i razzisti siamo noi!!

  2. E quanto tempo resteranno? In altre località simili…piccoli paesini della valsassina..,sono lì da anni a spese dei contribuenti

    1. Hanno sempre fatto così tutti: si fanno grandi riversando il peso e il costo della “loro generosità ” sugli altri.
      Comodo e poco faticoso fare così, ma la gente si è rotta le scatole di essere presa per i fondelli.

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