L’azienda Gervasoni di Val Brembilla, specializzata nella minuteria metallica, è una delle prime realtà italiane ad aver sviluppato iniettori per i motori a idrogeno.
Entro un anno e mezzo, sopo i test di rito, l’azienda passerà alla produzione definitiva dei pezzi in serie. I primi prototipi sono stati realizzati già lo scorso anno.
L’azienda di Val Brembilla – fondata nel 1961 da Bono Gervasoni in un garage di 20 metri quadrati e oggi con 350 dipendenti in tre stabilimenti (uno in Bulgaria) – produce già componenti per i motori elettrici.
“Ci stiamo spostando su mercati più ecosostenibili – spiega Luca Milani, responsabile vendite e marketing – visto che le case automobilistiche stanno andando in questa direzione da quando l’UE ha deciso che, dal 2035, potranno essere vendute solo auto elettriche dotate di tecnologie che azzerino le emissioni”. L’azienda ha abbracciato un approccio etico: fornitori certificati, imballi riciclabili, taglio con olio vegetale e non più olio nero (derivato dal petrolio), pannelli fotovoltaici per oltre 1300 metri quadrati.
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