Nella giornata di ieri avevamo dato la notizia che Angelo Bonomelli, il “padre” di Villa Ortensie a Sant’Omobono Terme, fosse morto probabilmente per un malore nella sua auto.
Secondo le indagini dei Carabinieri di Bergamo, tuttavia, è emerso che l’uomo sarebbe invece stato narcotizzato per essere poi derubato. Tuttavia le sostanze utilizzate dai malviventi per addormentare l’uomo – che ricordiamo aveva 79 anni – sarebbero state troppo forti e ne avrebbero causato la morte.
In queste ore i Carabinieri hanno arrestato quattro persone che si trovano detenute nel carcere di via Gleno con l’accusa di omicidio e rapina in corso. Nonostante al ritrovamento dell’uomo non ci fossero segni di violenza, gli investigatori dell’Arma si sono insospettiti quando il portafoglio della vittima risultava senza denaro e non vi era nemmeno traccia del cellulare e dell’orologio d’oro a cui l’uomo era molto legato.
Come riporta Prima Bergamo, secondo la dinamica dell’accaduto ricostruita dai Carabinieri di Bergamo, Angelo Bonomelli avrebbe incontrato un uomo di 33 anni in un bar di Entratico per discutere di un rilancio social delle terme, ma in realtà si sarebbe invece trattato di una trappola.
Subito dopo, Bonomelli e il 33enne sono stati raggiunti da un 68enne e due giovani disoccupati di 23 e 24 anni, tutti già noti per reati contro il patrimonio. Tutti escono dal bar e, ad un certo punto, a Bonomelli viene offerta una bibita nella quale era stato sciolto del narcotizzante. Poco tempo dopo il 79enne si accascia e viene caricato a bordo del suo Suv, guidato da uno dei criminali e parcheggiato a poca distanza dal bar. L’uomo viene sistemato sul sedile del conducente e gli vengono sottratti soldi ed effetti personali.
Successivamente i presunti colpevoli sono stati raggiunti nelle loro abitazioni della forze dell’ordine, dove in una di queste è stato trovato il cellulare di Bonomelli, mentre l’orologio è stato recuperato in un Compro Oro di Bergamo.