Quando non basta la Dea da sola, interviene quella bendata. L’Atalanta vince 2 a 1 a Torino contro i Granata, una partita il cui risultato più giusto sarebbe stato probabilmente il pari, ma è stata una zampata di Piccoli a risolvere la contesa a favore della squadra orobica, apparsa comunque poco lucida e con alcuni elementi non ancora al meglio.
Per Gasperini la formazione titolare è praticamente già schierata dalle circostanze: cinque giocatori out tra infortuni e squalifiche. In mezzo alla difesa c’è già Demiral, l’inedita coppia Pessina-Pasalic comanda il centrocampo, davanti agiscono Malinovsky, Muriel e Ilicic. Tra i pali esordio in gara ufficiale anche per Musso.
Nei granata di Juric l’assenza più pesante è quella di Belotti, il Gallo va in panchina e al suo posto è Sarabia la punta centrale. Sulle fasce Singo a destra e Ola Aina a sinistra, Lukic e Mandragora in mezzo ai due esterni.
Pronti, via e il campionato si apre nel segno di Muriel. Ilicic serve un filtrante per il colombiano, bravissimo a rientrare sul mancino e a trovare la rete con una botta potente. È una fiammata che mette avanti la Dea, ma i restanti 40 minuti del primo tempo andranno diversamente. Il Toro reagisce, prima d’orgoglio con Sanabria di testa (bravo Musso), poi con ordine, prendendo sempre più campo e, di fatto, il controllo della partita. L’Atalanta orfana dei propri centrocampisti fa infatti molta fatica ad impostare l’azione, gettando un gran numero di palloni in lanci lunghi su cui il solo Muriel può poco. I padroni di casa sfiorano il raddoppio sia con Bremer, il cui colpo di testa viene salvato sulla linea da Pessina, che con Ola Aina tre minuti dopo. La prima frazione si chiude dunque con gli orobici in vantaggio, ma in difficoltà nel controllo dell’azione e del pallone.
Impressioni che si trascinano anche nella ripresa, con i Granata reattivi e i bergamaschi poco lucidi nella gestione della sfera e ben pressati dagli avversari, che però rallentano giocoforza i propri ritmi. i piemontesi, a forza di spingere, trovano in ogni caso il pareggio. Belotti, subentrato per Sanabria, si libera bene al limite dell’area e calcia di destro, la sfera viene deviata da Maehle e assume una traiettoria che beffa Musso e rimetta la partita in equilibrio. I padroni di casa annusano il colpaccio e lo sfiorano con Verdi e un suo tiro a giro largo di poco, Gasperini inserisce Lovato per Demiral (buona prova) e Piccoli.
L’uomo del destino è proprio il numero 99. Al secondo dei quattro minuti di recupero, Maehle crossa dalla destra, Pasalic controlla e cade a terra, ma riesce comunque a servire Piccoli, stop e puntata di destro per far rimettere la freccia alla Dea. Prima gioia con la maglia nero blu per il giovane attaccante, vittoria sudatissima per gli uomini di Gasperini: va certo riconosciuta loro ogni scusante, tra l’esordio e le numerose assenze, ma il giudizio resta sospeso fino alle prossime uscite.
Ci sono comunque note liete, come Musso, Muriel che ha dato tutto o un onnipresente Palomino. Restano soprattutto i tre punti, importanti per il morale in vista della gara di sabato 28 contro il Bologna. Grandi emozioni fin dalla prima curva, il campionato si preannuncia già spettacolare come non mai.
Photo Credit: Alberto Mariani