74 km, da San Giovanni Bianco ad Albino, per farsi rilasciare un certificato di malattia. È quello che è successo ad un’operaia 50enne di San Giovanni Bianco operata ad un’occhio (resina forata per via dell’ipertensione) giovedì mattina, 31 ottobre, alle ore 8.00, all’ospedale di Seriate.
Tornata a casa con il certificato dell’ospedale, sul quale veniva indicato di riposare per alcuni giorni, la signora avrebbe dovuto farsi rilasciare il certificato di malattia per il datore di lavoro. Certificato non richiesto in ospedale.
“Era un giorno prefestivo e il mio medico di base non rispondeva al telefono. Così mi sono rivolta alla Guardia medica“ – racconta la signora. E da qui sono iniziati i problemi.
Contattata la Guardia medica le fanno sapere che la sede aperta più vicina si trova ad Albino. 74 km di strada tra andata e ritorno per la 50enne. Dalla Guardia medica le fanno sapere che non è possibile rilasciare il certificato in via telematica. Allora la signora decide di recarsi al Pronto Soccorso di San Giovanni Bianco. Ma è in codice bianco, avrebbe dovuto attendere diverse ore. Così la 50enne torna a casa.
Il giorno dopo, ieri, venerdì 1 novembre, ancora nessuna sede di Continuità assistenziale aperta in Valle Brembana e allora la signora decide di recarsi fino ad Albino per avere il certificato.
“Mi chiedo – conclude amareggiata – se questa è l’eccellente sanità della Lombardia, se è mai possibile che in Valle Brembana per due giorni non ci sia un medico di Continuità assistenziale, se, anziché in via telematica, uno, per avere un certificato debba farsi 74 chilometri in mezzo al traffico”.