Orobie come unico brand? La proposta per unire (nel turismo) Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio

L’incontro, domenica 23 ottobre in occasione di FORME, è iniziato sottolineando la necessità di avere un unico brand di riferimento che promuova il territorio orobico nel suo insieme.
25 Ottobre 2022

Domenica 23 ottobre si è tenuto un convegno dedicato alla promozione della destinazione Orobie nell’ambito del festival Forme Infinite, la settima edizione di FORME, la manifestazione che è ormai un riferimento del settore lattiero-caseario. L’incontro è stato presentato congiuntamente da Orobiestyle e dall’Associazione Bergamo Cheese Valleys la quale, operando da sempre sui territori montani delle province di Lecco, Sondrio e Bergamo seguendo il file rouge dei formaggi, quest’anno ha incluso anche i territori della provincia di Brescia con vocazione casearia.

È stata un’occasione per parlare delle finalità parallele sui territori, entrambe le associazioni sono infatti protagoniste di un progetto di marketing territoriale per lo sviluppo integrato e coordinato della filiera lattiero-casearia e di tutti gli asset turistico-economici dell’arco orobico, con l’obiettivo di arrivare alla creazione di un’unica destinazione turistica, sotto l’egida di un unico ente promotore e di un unico brand.

I relatori sono stati Silverio Pezzoli, Cofondatore di Orobiestyle, Roberto Anelli, Consigliere regionale Regione Lombardia, Maurizio Seletti, Amministratore Delegato della Società IRTA del Monte Pora e Francesco Maroni, Presidente dell’Associazione Bergamo Cheese Valleys – Le Tre Signorie. Il moderatore è stato Paolo Confalonieri, Direttore mensile della rivista Orobie. L’incontro è iniziato sottolineando la necessità di avere un unico brand di riferimento che promuova il territorio orobico nel suo insieme. Questo il sogno di Orobiestyle, che dal momento della sua fondazione punta a fare rete tra le quattro province che ospitano le montagne Orobie: Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio. Tutti i relatori hanno condiviso l’importanza di trovare una linea comune per proporsi al territorio, stimolando una stretta collaborazione tra Enti, Associazioni e imprenditori che punti e lasci spazio all’eccellenza.

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Un momento dell’incontro

Maroni ha evidenziato un elemento fondamentale, ovvero che il riconoscimento di Bergamo come Città Creativa UNESCO per la Gastronomia deriva proprio dall’eccellenza: sono più di 15 infatti i formaggi DOP (Denominazione di origine protetta) del territorio orobico. Inoltre, durante il festival Forme Infinite si è ufficializzato il sodalizio tra le uniche tre Città Creative UNESCO per la Gastronomia, che sono Alba, Parma e Bergamo, un’opportunità che non può essere sprecata.

Seletti ha affermato che l’obiettivo principale dovrebbe essere quello della crescita economica del territorio e che per realizzarlo serve prendere spunto da modelli di sviluppo turistico di successo, come quello di Alba, che ha saputo legare intrinsecamente i prodotti gastronomici alle iniziative del territorio accrescendone così il valore. Ha continuato poi sottolineando due questioni, la prima è che sviluppare il turismo vuol dire avere un potenziale vantaggio competitivo a lungo periodo in quanto il turismo, contrariamente al settore secondario, non può essere delocalizzato. La seconda è che sviluppare un territorio dal punto di vista turistico vuol dire che i primi a beneficiarne sono innanzitutto i residenti, soprattutto se si pensa a quanto in questi anni è stato riscoperto il turismo di prossimità. Il vero problema però è l’offerta ricettiva. Il potenziale di una destinazione turistica non potrà mai essere sfruttato al massimo delle sue potenzialità se i turisti non trovano o rimangono delusi dalle strutture ricettive del territorio.

Roberto Anelli ha ribadito l’importanza, anche in vista delle Olimpiadi 2026, di avere i servizi e le infrastrutture necessarie che fanno da cornice al punto di interesse che i turisti vengono a visitare. Ha continuato poi affermando che “è chiaro che ci vorrà tanto sforzo, ma se si condividessero le idee, se ogni associazione facesse un pezzo e lo unisse agli altri, si formerebbe un puzzle completo dell’offerta turistica delle Orobie. Oggi gli imprenditori di Orobiestyle ci hanno lanciato la sfida di un unico brand, speriamo che anche altre realtà associative siano disposte a confrontarsi con le altre senza la paura di rubarsi le idee a vicenda. Crediamo che la strategia vincente sia quella perseguita insieme e sono che certo che la Regione davanti a proposte concrete e serie si metterà a disposizione”.

Silverio ha concluso rimarcando il fatto che lavorare coi professionisti sia una questione imprescindibile per arrivare a competere con le altre destinazioni turistiche dell’arco alpino e che la collaborazione tra imprenditori e istituzioni sia fondamentale per poter concretizzare ogni progetto di sistema. La Lombardia dal punto di vista della media imprenditoria è solida, si ritiene che ci sia molto spazio per sviluppare la parte turistica e ci si augura che la nomina di Bergamo e Brescia a Capitale Italiana della Cultura 2023 sia da stimolo per un radicale cambio di paradigma.

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