Over 65 mai più soli in Valle Imagna con Wy-Fy: una rete per comunità, tempo libero e salute

Entra nel vivo Wy-Fy, il progetto che raccoglie e promuove gratuitamente tutti i servizi dedicati agli over 65 in oltre 35 Comuni nei territori degli ambiti di Dalmine e Valle Imagna - Villa d'Almè.
20 Gennaio 2025

Entra nel vivo Wy-Fy, il progetto che raccoglie e promuove gratuitamente tutti i servizi dedicati agli over 65 in oltre 35 Comuni nei territori degli ambiti di Dalmine e Valle Imagna – Villa d’Almè. Si tratta di una rete di attività e servizi a misura di persona alla quale partecipano diversi enti: le Acli provinciali di Bergamo, i due consorzi di cooperative, Ribes e Il Solco, Enaip Lombardia, Fondazione San Giuliano e l’Azienda territoriale per i servizi alla persona dell’ambito Valle Imagna e Villa D’Almè.

«Fondazione Cariplo è un pilastro nel supporto a iniziative che migliorano la vita degli anziani, promuovendo la loro inclusione e benessere sociale – afferma Gianpietro Benigni, membro bergamasco della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo-. Sostenendo progetti innovativi, Cariplo rafforza i servizi locali, incentivando la collaborazione tra enti pubblici, privati e volontariato. Questo sostegno è vitale per creare una rete di assistenza diffusa e integrata, capace di rispondere in modo efficiente e tempestivo alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie. L’interesse di Cariplo contribuisce a costruire comunità più coese e solidali, dove ogni individuo può sentirsi valorizzato e supportato”.

I servizi offerti dal progetto agli anziani dei territori interessati hanno come obiettivo quello di rispondere alle esigenze diverse degli over 65. Tre sono le aree di sviluppo: l’area del tempo libero, della comunità e della salute. «Il progetto WyFy nasce con l’obiettivo di rispondere alle crescenti necessità degli over 65, un segmento della popolazione che merita un’attenzione particolare in un momento in cui le sfide legate alla longevità e alla fragilità psico-fisica sono in continuo aumento – dichiara Shaquille Bocchi, project manager del progetto -. WyFy raccoglie e promuove una vasta gamma di servizi, totalmente gratuiti, dedicati a questa fascia di età in più di 35 comuni, nei territori degli ambiti di Dalmine e della Valle Imagna-Villa d’Almè. Il nostro progetto si sviluppa in tre aree principali: ricreativa (tempo libero), sociale (comunità) e sanitaria (salute)”.

“Ognuna di queste aree – prosegue Bocchi – è pensata per rispondere ai bisogni concreti dei nostri over65, creando un tessuto di servizi integrato e accessibile che va dalla socializzazione all’assistenza sanitaria, passando per momenti di svago e attività culturali. Ciò che rende WyFy particolarmente innovativo è la sua struttura, che unisce l’impegno del sistema pubblico, dei privati e del mondo del volontariato. Questa rete di collaborazione è fondamentale per creare un supporto concreto e sostenibile, che sia in grado di affrontare le diverse fragilità individuali e collettive della nostra comunità.

Siamo convinti che questo progetto rappresenti un modello di sviluppo virtuoso per il nostro territorio, che non solo sostiene gli anziani, ma arricchisce tutta la comunità, creando opportunità di incontro, di supporto reciproco e di crescita condivisa. Grazie a tutti coloro che contribuiscono a rendere possibile questo progetto: dalle istituzioni locali ai professionisti del settore sanitario e sociale, fino ai volontari, che ogni giorno offrono il loro tempo e la loro dedizione per il benessere della nostra comunità. Concludo dicendo che WyFy è un’iniziativa che parla di futuro: un futuro in cui le persone non sono sole, ma sono supportate e accompagnate in una rete di solidarietà e di cura davanti alle diverse sfide che la vita porta».

Una delle esperienze cardine dell’area del tempo libero è quello dei caffè sociali, luoghi aggregativi dove gli over 65 possono ritrovarsi per condividere spazi e tempi e vivere in un contesto piacevole e di socialità, accompagnati da una figura qualificata in ambito educativo.

«Il progetto Wy-Fy si innesta su un percorso che aveva visto la creazione dei caffè sociali nel 2021 come occasione di incontro all’interno di comunità che, in seguito alla pandemia, si erano trovate più disgregate e con un forte bisogno di ricostruzione dei legami sociali – dichiara Ilaria Cantù, responsabile dell’area fragilità e anziani per la cooperativa Lavorare Insieme -. Successivamente abbiamo cercato di dare vita a degli interventi volti al benessere complessivo delle famiglie e dei territori. Attualmente all’interno del progetto Wy-fy sono attivi tre caffè sociali: Almenno San Salvatore, Palazzago e a Mozzo. L’esperienza raduna una quarantina di anziani per comune con l’obiettivo dichiarato di accrescere l’auto attivazione delle risorse, il moltiplicarsi delle relazioni e il tentativo di costruire legami che siano anche intergenerazionali».

Nella vita di una persona over 65 possono sopraggiungere alcune difficoltà legate alla gestione della vita quotidiana, al rapporto con la burocrazia e all’utilizzo della tecnologia. Per questo, Wyfy raccoglie e promuove tutte le attività di assistenza sociale e alla persona. Un aiuto concreto, per chi ne ha bisogno.

«Lo Sportello per la non autosufficienza è stato istituito al fine di supportare i familiari e i caregiver che si prendono cura di persone anziane che stanno affrontando o affronteranno, in prospettiva, una condizione di non autosufficienza o fragilità – dichiara Federica Totaro, assistente sociale dello sportello per la non autosufficienza dell’Azienda Speciale Consortile Dalmine Sociale -. Gli operatori dello sportello, agendo in rete con i servizi presenti sul territorio, svolgono funzioni di orientamento e informazione sull’offerta dei servizi (dalle misure regionali a favore della non autosufficienza ai servizi socioassistenziali domiciliari e sanitari, strutture semiresidenziali/residenziali, etc…) accompagnando in modo personalizzato il caregiver nel percorso di cura. Spesso si rivolgono allo Sportello familiari di persone affette da Alzheimer con le quali esploriamo quali servizi è possibile attivare e modalità di accesso, ad esempio: supportiamo nella fase di richiesta dell’invalidità indicando quali sono le figure professionali coinvolte, all’attivazione dei servizi domiciliari per la cura dell’igiene personale, preparazione pasti, accesso a Centri Diurni o RSA e compilazione di pratiche utili al supporto della richiesta».

Il progetto vuole essere un supporto concreto alle esigenze sanitarie degli anziani. Le attività e i servizi dell’area sanitaria si rivolgono a tutte le persone che hanno bisogno di assistenza medica, clinica o ospedaliera, ma anche di ricevere tutte le informazioni riguardo alle forme di aiuto delle quali può usufruire: uno di questi è lo sportello per la non autosufficienza. Si tratta di un lavoro multidisciplinare che coinvolge direttamente il sistema sanitario.

«Il progetto caregiver Bergamo nasce con lo scopo di creare uno spazio riservato a tutte quelle persone che si prendono cura di un proprio caro – dichiara Joshua Rossi, infermiere di famiglia e di comunità presso ASST Bergamo Ovest -. La sua messa in atto ha visto la collaborazione di operatori sociali e sanitari di tutta la provincia bergamasca che dopo un periodo di formazione cooperano per fornire un supporto ai caregiver, un luogo dove loro possono essere ascoltati».

L’accessibilità e la comunicazione del progetto sono decisive per intercettare i destinatari dei servizi. «Il ruolo cruciale della comunicazione – conclude Francesca Gelmi, Communication Account di MULTI – risiede nel dare forma e voce all’identità del progetto WYFY, sempre ponendo la persona al centro e definendo tre obiettivi primari e fondamentali: identità, rappresentata dal logo e dalla visual identity, che mettono al centro la persona e il senso di comunità; informazione, resa accessibile grazie a un sito web progettato per una navigazione intuitiva, che presenta chiaramente le aree delle attività anche a livello cromatico; e coinvolgimento, stimolato attraverso call to action dedicate a due distinti target, per favorire una partecipazione attiva sia dei fruitori del progetto che dei partner attuali e futuri». Tutte le informazioni e una mappatura dei servizi presenti sui 35 Comuni si trovano sul sito www.wyfy.it.

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Commenti:
  1. Noto con piacere un progetto lungimirante. La Valle Imagna è stata la prima in Italia a istituire il servizio anziani e portori di handicap. Un intervento di cui non sapevamo quale futuro.

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