Paladina-Sedrina, serve la Regione per sbloccarla? La Comunità Montana chiede un incontro

Dopo l'apertura della variate di Zogno, si attende un''altra importante opera viabilistica: la Paladina-Sedrina. Comunità Montana ha chiesto un incontro con Regione Lombardia per il proseguimento della progettazione definitiva.
18 Novembre 2021

Dopo l’apertura della variante di Zogno, la Valle Brembana è in attesa di un’altra importantissima opera viabilistica: la Tangenziale Sud di Bergamo che da Paladina porta a Sedrina. A richiedere a gran voce il proseguimento della progettazione del terzo lotto sono, ancora in prima linea, i Comuni della Valle Brembana, rappresentati dal Presidente della Comunità Montana Jonathan Lobati.

Nei giorni scorsi, il Presidente ha inviato una nuova missiva: la richiesta è quella di organizzare un incontro (anche telematico) con Regione Lombardia per “definire le modalità e i tempi per raggiungere l’accordo per il proseguimento della progettazione definitiva del terzo lotto della tangenziale Sud di Bergamo – Tratto Sedrina Paladina”.

La richiesta, come illustrato nel documento, fa seguito ad una dichiarazione a L’Eco di Bergamo di Nicola Prisco, Responsabile Anas della Struttura territoriale per la Lombardia, che avrebbe prospettato come “unica strada per lo sblocco della progettazione definitiva dell’opera” l’interessamento proprio di Regione Lombardia. La progettazione della strada è, infatti, in stallo ormai da oltre un anno. All’appello mancherebbero circa 3,2 milioni di euro per il completamento della progettazione definitiva dell’opera, la cui realizzazione ha un costo stimato di oltre 420 milioni di euro.

Nel maggio del 2021 lo stesso Lobati, insieme ai Comuni brembani, aveva aperto la possibilità di dirottare 1,8 milioni di euro di fondi BIM proprio per il completamento della progettazione definitiva, mentre per i restanti 1,4 milioni l’ipotesi era che venissero erogati dalla Provincia, attingendo all’avanzo libero emerso dal bilancio consuntivo 2020 pari a quasi 4 milioni di euro. La speranza è che un incontro fra Comunità e Regione possa smuovere la situazione di fermo che dura ormai da tempo, ovvero dal febbraio 2020, quando i tecnici della Pro Iter (la società incaricata dalla Provincia) avevano presentato una prima progettazione non ancora definitiva, per il cui completamento mancano ancora 3,2 milioni di euro (oltre ai 2,9 già previsti).

A lievitare era stata, poi, anche la stima dei costi di realizzazione pari a oltre 420 milioni di euro contro i 90 milioni inizialmente previsti nel 2006. Il terzo – ed ultimo – lotto della Tangenziale Sud di Bergamo rappresenterebbe un accesso fondamentale per la viabilità della Valle Brembana, che contribuirebbe insieme alla variante di Zogno a smaltire e risolvere l’annosa questione del traffico vallare, specialmente nel periodo estivo. Il tratto si sviluppa per circa 6,3 chilometri, a partire dallo svincolo di Valbrembo fino a quello di Villa d’Almè Nord, verso Botta di Sedrina, dove si raccorderebbe con il viadotto già esistente. Numerose le mozioni, i solleciti, i rinvii e gli investimenti monetari susseguitisi in quasi quindici anni di storia.

“Sulla Paladina -Sedrina fare presto è il motto che deve animare tutti i livelli istituzionali – fa sapere Demis Todeschini, consigliere provinciale –. Siamo arrivati al momento della decisione e tutti devo prendersi un pezzo di responsabilità per raggiungere quella volontà politica richiamata dall’Anas. Una responsabilità a cui la Provincia non può sottrarsi anche se la strada è oggi di competenza statale. Un ruolo di governo e di sintesi politica territoriale è il primo punto”.

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