Un successo nato per caso, meglio dire per disperazione. Perché se una sera un gruppo di musicisti dà buca o si fugge dal pubblico che aspetta, oppure si improvvisa. E’ così Fulvio Manzoni (nella foto copertina by Danilo Pedruzzi) e Bruno Pizzi, in un prato della Roncola con trecento persone attorno nell’estate del 2011, hanno interpretato senza copione il canto quinto dell’Inferno dantesco celebre per la vicenda tormentata di Paolo e Francesca.

Da lì i Dante’s Concert hanno invaso la Bergamasca. Una ventina di canti drammatizzati e un’ottantina di repliche in cinque anni. E a settembre i protagonisti (ormai diventati una trentina) saranno a Roma ospiti dell'Arciconfraternita dei bergamaschi dove si produrranno in uno spettacolo dantesco accanto alla Fontana di Trevi. Un format artistico che trova sostegno dalla Comunità Montana Valle Imagna e dalla Fondazione Credito Bergamasco.

“Come associazione “Per Antiche Contrade” – spiega Manzoni – Dante è il nostro punto di forza”. Ma non solo. Perché venerdì 17 novembre alle 20.30 a Villa Caroli Zanchi di Stezzano, “Per Antiche Contrade” presenta “Il Furioso dell'Ariosto: viaggio sulla luna alla ricerca del senno perduto”. Uno dei pilastri della nostra letteratura viene riproposto in chiave originale attraverso la voce narrante di Bruno Pizzi e la scelta di intermezzi musicali tratti dalle opere Giacomo Puccini e interpretati da Jacopo Ogliari, Aurelio Pizzuto e Fulvio Manzoni.

L’iniziativa ha lo scopo di far conoscere al pubblico il grande poema dell’Ariosto tanto amato dalla famiglia degli Estensi, cinquecento anni fa. “La trama – continua Manzoni, nativo della Valle Imagna – racconta della pazzia amorosa del paladino Orlando per la bella Angelica e del viaggio sulla luna di Astolfo alla ricerca del senno perduto dell'amico, sullo sfondo delle epiche gesta delle crociate”.