Era la sera del 25 novembre, quando a Piazza Brembana un tratto di 50 metri per 8 di altezza e 300 mq di detriti stradali di via Locatelli è crollato sulla sottostante via Tiro a Segno, fortunatamente senza feriti. Da oggi 13 dicembre, sulle recinzioni che bloccano l'accesso alla via, sono comparsi degli avvisi – affissi dai Carabinieri della stazione locale: “Area sottoposta a sequestro penale”, si legge. L'autorità giudiziaria vuole dunque chiarire responsabilità dirette di quello che sarebbe a tutti gli effetti un cedimento strutturale di un muro recente se confrontato a quello più a valle, costruito più di cent'anni prima, che si mostra invece intatto.
L'inchiesta, dunque, non è più da considerarsi solo amministrativa, ma bensì penale. Ciò comporta un rallentamento nella sua sistemazione dal momento che non permette né Amministrazione Comunale – guidata dal sindaco Stefano Ambrosioni – né a Enti come Comunità Montana o Regione Lombardia, che si era detta disponibile a dare supporto, di avviare alcuna opera. Il sequestro cozza così con una qualsiasi possibile rapida soluzione del problema, che sta portando diversi disagi in paese sia dal punto di vista della viabilità che dell'economia locale.
La viabilità del paese, da due mesi a questa parte, è stata cambiata di conseguenza: chiusi gli accessi da via Belotti e da via Tiro a segno, mentre fra via Tasso e via Locatelli – prima a senso unico – è stato aperto il traffico ad entrambi i sensi, per consentire alle auto di rientrare in centro dal piazzale dei bus. Anche le attività locali ne stanno risentendo, in particolar modo l'Alimentari Boffelli di Andrea Calvi, che sorge proprio all'inizio della via crollata, che si trova a dover fronteggiare problemi di carico e scarico delle merci e anche di accesso al proprio negozio.
(Fonte immagine in evidenza a sinistra: primabergamo.it)