Pluriclasse? No, grazie. Il prossimo anno scolastico la scuola elementare di Selino Alto, frazione di S.Omobono Terme, non riaprirà i battenti. Una scelta che non viene dall'Ufficio Scolastico Provinciale, che aveva proposto una pluriclasse unica per i 17 iscritti al prossimo anno, ma dalle famiglie.
Sono 22 gli alunni attuali della scuola primaria di Selino Alto, suddivisi in due pluriclassi. Ma il prossimo anno ce ne sarebbero stati solo 17: 7 uscenti dalla quinta e 2 nuovi iscritti (i potenziali erano 8, ma di questi 6 si erano già iscritti a Selino Basso). Per questo motivo le due pluriclassi sarebbero diventate una sola, come sancito dalla normativa: una pluriclasse può avere al massimo 18 bambini e almeno 10 una classe ordinaria.
Numeri troppo bassi che hanno spinto i genitori a rinunciare alla “monoclasse” preferendo la garanzia di una classe ordinaria e quindi iscrivendo i figli alla scuola di Selino Basso, sempre a S.Omobono Terme (attualmente 9 classi, 10 il prossimo anno). “La possibilità di avere una sola pluriclasse, dalla prima alla quinta elementare, come autorizzato dall'Ufficio Scolastico Provinciale, era una soluzione poco gradita ai genitori – spiega il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di S.Omobono Terme Giancarlo D'Onghia – Le famiglie hanno espresso da subito una certa preoccupazione, soprattutto pensando agli anni futuri. Per questo motivo si è deciso di anticipare i tempi”.
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Una soluzione maturata dopo una serie di incontri fra i rappresentati dell'Istituto Comprensivo di S.Omobono Terme, amministrazione comunale e genitori dei bambini: “Chiudere un plesso scolastico in un paese rappresenta un malessere affettivo, ma dopo alcune riunioni abbiamo riscontrato che la pluriclasse unica effettivamente avrebbe comportato qualche problema di qualità dell'offerta formativa e a livello relazionale per i bambini, che avrebbero potuto frequentare pochissimi coetanei”, sottolinea D'Onghia.
Dati ISTAT degli ultimi 5 anni alla mano la popolazione di S.Omobono Terme è tendenzialmente stabile: 3878 abitanti e 42 nati nel 2012, 3.981 e 46 nati nel 2013, 3.953 e 36 nati nel 2014, 3.918 e 29 nati nel 2015 e 3.937 e 33 nati al novembre 2016. Il caso di Selino Alto è quindi, verosimilmente, il sintomo di un cambiamento di mentalità delle famiglie valdimagnine. Perlomeno di quelle che abitano a S.Omobono. E prossimamente potrebbero arrivare altri casi simili: “Ci sono altri plessi in grande sofferenze – sottolinea D'Onghia – e nei prossimi anni prevediamo altre chiusure o soluzioni intermedie. La discussione è già avviata. Ci sono un po' di resistenze dovute all'affetto, ma c'è un problema di razionalizzazione”.
Il futuro? Come per altre scuole recentemente chiuse in valle, la scuola di Selino Alto potrebbe continuare a “vivere” come sede per attività ludiche, ricreative e di extra scuola per gli studenti di elementari e medie “tenuta in vita”.
Il sindaco: “una grande tristezza”
Al di là delle questioni meramente numeriche, la chiusura di una scuola è un pezzo di storia che se ne va, come sottolinea il primo cittadino di S.Omobono Terme Paolo Dolci: “Come Sindaco non posso che esprimere una grande tristezza per quanto sta accadendo. Una scuola storica, che ha offerto grandi motivi di soddisfazione per la nostra comunità non ci sarà più. La mia gente ha fatto una scelta e io la rispetto. Faremo tutto quanto è in nostro potere per trasformare questo fatto increscioso in un sprone di rinnovamento. Dobbiamo ripensare il futuro delle nostre comunità, offrendo risposte innovative in linea con le sempre maggiori aspettative dei nostri cittadini”.