Il progetto di riqualificazione del ponte di Strozza, sulla provinciale 14 della Valle Imagna, potrà finalmente ripartire dopo uno stop di quasi un anno. L'azienda a cui era stato assegnato il progetto di riqualificazione, l'Impresa Edile Poloni di Alzano Lombardo, dopo aver eseguito lavori per circa 20 mila euro (a fronte di un intervento complessivo di 300 mila) è fallita, non portando quindi a compimento l'opera.
A portare a termine il lavoro iniziato ci penserà la Colosio di Seriate, incaricata dalla Provincia (che ha competenza sull'opera): l'intervento, ora, è diventato ancora più urgente. Il ponte, 32 metri composto da tre campate, presenta infatti una “consistente accelerazione dei processi di degrado dei materiali costituenti la struttura, dovuta principalmente all'età del manufatto e a una cattiva gestione delle acque meteoriche”, come si legge sul progetto.
Inoltre, sono stati riscontrati fenomeni di erosione al piede “della pila B della campata centrale”, oltre che la presenza di parapetti stradali “non a norma con livelli di contenimento non adeguati al volume e alla tipologia di traffico transitante”. I tecnici della Provincia incontreranno a breve l'Impresa di Seriate per definire tutte le modalità e le tempistiche di quest'opera che dovrebbe prendere il via a breve e durare, secondo progetto, 180 giorni – 6 mesi circa.
L'impresa Colosio interverrà sul ponte realizzando tre nuove travi longitudinali in cemento armato e una nuova soletta. Verranno eseguite nuove impermeabilizzazioni e installati impianti per un migliore scarico dell'acqua piovana. Infine, verranno postati nuovi parapetti e rifatti i marciapiedi oltre al ponte, che si estenderanno per 165 metri in direzione di Strozza e per 105 metri in direzione Capizzone.
La viabilità ne risentirà soltanto in parte. Una chiusura è impossibile, la provinciale 14 è una delle arterie principali della Valle Imagna, ma il traffico subirà ugualmente dei disagi causati dall'obbligo di senso unico alternato. Mentre per l'attraversamento a piedi, che sarà impossibilitato, verrà istituita un'alternativa attraverso la realizzazione di una sorta di sottopasso pedonale dotato di scalinate in metallo per superare il dislivello della valle su cui passa il ponte e di un sentiero pedonale di 56 metri, con larghezza pari a 1,5 metri e munito di cordoli.
(Fonte: L'Eco di Bergamo | Fonte immagine in evidenza: poloni.it)