Soffre ma vince, l’Atalanta piega la Salernitana con quattro reti a uno e dà continuità alla vittoria contro il Milan. Partita dai due volti, tra un primo tempo distratto e ingolfato e un secondo decisamente più fluido. In formazione non ci sono solo buone nuove, perché i bergamaschi non recuperano Kolasinac, solo panchina per lui: in difesa deve scalare De Roon. Al posto dell’olandese c’è Pasalic in mediana, mentre Koopmeiners sostiene la coppia tutta fantasia Lookman-Muriel. La Salernitana deve fare a meno di Fazio, squalificato, ma recupera Coulibaly a centrocampo. In attacco c’è il giovane Tchaouna, alla seconda presenza da titolare in questo campionato.
I campani ci mettono dieci minuti a sbloccarla. Punizioni dai 25 metri, cross morbido di Candreva, Pirola approfitta della dormita avversaria per colpire di testa davanti a De Roon e mettere in porta la palla dello 0 a 1. Difesa atalantina del tutto ferma e orobici colpiti a freddo, dopo che avevano anche avuto un’occasione con un colpo di testa di Koopmeiners parato da Costil. Dea che prova a fare la partita e per poco non trova subito il pari: il numero sette questa volta arriva sul fondo e mette basso all’indietro, Lookman stoppa e calcia sul primo, Costil si salva con il piede in modo un po’ fortunoso.
L’Atalanta insiste per praticamente tutta la frazione, affidandosi però spesso a giocate individuali dello stesso nigeriano o di Muriel largo a destra. Il numero 11 ci riprova poco più tardi ma Costil si oppone ancora, mentre il colombiano fa ammonire Pirola. Sono però soltanto lampi in una manovra troppo lenta e poco agevole, con gli ospiti compatti dietro forti del vantaggio.
Vantaggio che però dura meno di due minuti del secondo tempo, perché l’Atalanta pareggia con il suo uomo più in forma. Calcio d’angolo di Koopmeiners dalla destra, palla messa fuori dove c’è Muriel che di controbalzo tira perfettamente e fredda Costil con un gran gol che vale l’1 a 1, seconda rete consecutiva per il colombiano. La Salernitana risponde subito con Dia che in contropiede ha l’occasione per far rimettere la freccia ai suoi, poi invece subisce la rete del 2-1. Contropiede guidato da Muriel che va via sull’out di destra e mette in mezzo per Lookman, l’ex Leicester fa perno per l’accorrente Pasalic che apre il destro e manda la palla all’angolino con un piatto preciso. Partita ribaltata nel giro di cinque minuti dai bergamaschi, i quali avrebbero la chance per chiuderla al 61’, ma Costil ha un ottimo riflesso su un tiro da fuori deviato del solito Muriel.
Gli ospiti non escono dalla partita e, complice il cambio di alcuni uomini e del modulo (4-2-4), si rendono protagonisti di pericolose sortite. Ikuwuenesi (subentrato) riceve un’ottima palla da Kastanos (anch’egli subentrato) ed entra in area, Carnesecchi in uscita è strepitoso a salvare col piede la conclusione da distanza ravvicinata. Lo stesso portiere deve ringraziare il palo due minuti più tardi, quando Dia va via sulla destra e calcia, la palla colpisce il legno. La Salernitana si sbilancia in avanti ma sbaglia troppo in uscita. All’ 83’ Scalvini recupera palla sulla trequarti offensiva e imbuca per De Keteleare, il belga stoppa e con il destro mette la palla sul primo palo trovando il tris bergamasco che chiude la gara. L’ex Milan è entrato in campo al minuto 66, eppure fa in tempo a piazzare gol e assist. A un minuto dalla fine Adopo prende palla sulla mediana e va dal numero 17, il quale si allarga sulla sinistra e crossa in mezzo: Miranchuk in allungo tocca la palla sotto le gambe di Costil e fissa il punteggio sul 4 a 1.
Una Dea bifronte ha la meglio su una Salernitana volitiva ma qualche limite di troppo. Dopo una falsa partenza, i bergamaschi reagiscono benissimo: resta qualche rischio di troppo corso in difesa, ma anche una grande produzione offensiva tanto dei titolari quanto dei subentrati. Punti fermi da cui costruire in vista della partita di sabato pomeriggio. L’antivigilia propone infanti il confronto tra l’Atalanta e il Bologna rivelazione di questo campionato: trasferta durissima in cui lasciare a casa lo spirito natalizio e, come sempre, dare tutto.