La primavera è arrivata anche al Parco Faunistico Le Cornelle di Valbrembo e ha portato con sé tre nuovi arrivi: Indigo, un giovane esemplare maschio di pappagallo Ara Giacinto (Anodorhynchus hyacinthinus) e Renato e Clotilde, una coppia di marabù (Leptoptilos crumenifer) che si sta ambientando nella Selva.
Indigo, simpatico pappagallo dal manto blu giunto a Le Cornelle dallo Zoo di Parigi, farà compagnia a Samba, l’esemplare femminile ospitato al Parco dal 1998. In natura, le ara giacinto vivono nelle foreste del Brasile, Bolivia e Paraguay, ma il bracconaggio e la distruzione dell’habitat hanno portato la specie vicina all’estinzione.
Per questo motivo, i veterinari del Parco monitoreranno da vicino l’introduzione di Samba con Indigo, per assicurare che i due esemplari possano instaurare una relazione armoniosa, contribuendo così al benessere della specie e alla sua conservazione.
Indigo e Samba, insieme a diversi esemplari di ara giacinto presenti in altri parchi faunistici, parteciperanno ai programmi europei di conservazione EEP (European Endangered Program) dell’EAZA (European Association of Zoos and Aquaria), di cui il Parco Faunistico Le Cornelle fa parte. Questi programmi mirano a preservare le popolazioni di specie a rischio, favorendo la loro riproduzione in ambienti controllati e promuovendo attività di sensibilizzazione.
Ma non è finita qui. L’area Selva del Parco ha recentemente accolto anche una coppia di marabù (Leptoptilos crumenifer), uccelli saprofagi africani la cui apertura alare, che può raggiungere quasi 3 metri, è tra le più grandi nel mondo degli uccelli terrestri. Altre loro caratteristiche peculiari sono il lungo becco e la sacca gulare, sviluppata soprattutto nei maschi, che durante la stagione riproduttiva aumenta di volume e si colora di rosso sgargiante per attirare il partner.
La Selva del Parco è una vasta area immersiva, in cui i visitatori possono entrare all’interno di un habitat ricco di piante, uccelli, rettili e mammiferi. Passeggiando tra la vegetazione, ora sarà possibile ammirare anche i due nuovi marabù, testimoni della biodiversità e dell’importanza della conservazione delle specie.