In merito all’articolo apparso nei giorni scorsi su Il Corriere della Sera – riportato anche da noi – relativo ai problemi strutturali della Rotonda di San Tomè, arriva la risposta di Gianbattista Brioschi, presidente di Fondazione Lemine.
“In vista di Bergamo-Brescia Città della Cultura 2023 il Rotary Bergamo Ovest, in accordo con la Fondazione Lemine, la Parrocchia e il Comune di Almenno San Bartolomeo, sta valutando la possibilità di patrocinare il restauro di San Tomè e promuovere iniziative che ne permettano il restauro per step in modo calendarizzato – spiega Brioschi -. A questo scopo è stato creato un gruppo di lavoro costituito dal prof. Giulio Mirabella Roberti, dal prof. Marco Sannazaro, dagli arch. Tullio e Simona Leggeri, dall’arch. Piergiorgio Tosetti, dall’ing. Emilio Crotti e dall’ing. Pierpaolo Rossi.
Il gruppo di lavoro ha effettuato un sopralluogo il 14 dicembre 2022, dal quale è emerso che i problemi di staticità – già ben evidenziati dall’articolo citato – sono noti da anni e vengono tenuti costantemente monitorati attraverso i tester invisibili inseriti nella struttura dall’ing. Rossi.
Gli interventi necessari riguardano in particolare il matroneo: la cerchiatura del matroneo, al fine di tenerlo “unito”; l’intervento dovrà essere attentamente progettato a seguito di quanto verrà evidenziato dal rilievo in corso a cura del prof. Mirabella (Università di Bergamo); la messa in sicurezza dell’accesso al matroneo, che attualmente avviene attraverso una sola delle due scalette esistenti (i gradini risultano rotti e scivolosi, con elementi di appoggio non sufficienti a garantire la sicurezza di chi le percorre); vi sono, inoltre, percolazioni di acqua dalle aperture delle finestre del matroneo e del tamburo: ciò comporta problematiche alla struttura e ha la conseguenza, tra l’altro, di aggravare la situazione delle superfici dipinte ad affresco del piano del matroneo.
Al momento è in corso un rilievo della struttura effettuato mediante laser scanner, fotogrammetria e droni. È quindi necessario prevedere un budget per ogni step che verrà individuato, al fine di concentrare risorse intellettuali, progettuali ed economiche su quelli più urgenti; con un budget così definito è possibile studiare i meccanismi di finanziamento e ricerca fondi.
Naturalmente la proposta operativa verrà sottoposta all’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Bergamo e alla Soprintendenza competente per territorio (San Tomè è di proprietà della parrocchia di Almenno San Bartolomeo ndr)“.