Continua la bagarre fra Centro Studi Valle Imagna e Comune di Fuipiano in merito al progetto Berghemhaus: il Tar ha annullato la decisione, da parte del Comune, di fermare le iniziative dell’associazione culturale ad Arnosto.
Nel 2021, infatti, l’Amministrazione comunale del Comune dell’Alta Valle Imagna, guidata dal sindaco Luigi Diego Eléna, decise di abbandonare il progetto Berghemhaus (invece abbracciato dalla precedente Amministrazione, guidata da Valentina Zuccala), che aveva come obiettivo quello di rilancio e valorizzazione dell’intera contrada storica: centro di accoglienza turistica, ma al tempo stesso ristorante, museo, albergo e spazio per attività.
Ricordiamo che la convenzione sottoscritta fra la precedente Amministrazione comunale, la Comunità Montana Valle Imagna e, appunto, il Centro Studi Valle Imagna, prevedeva un impegno di circa 1 milione di euro.
Di questo milione, 300 mila erano finanziati dalla Regione per il primo lotto, non ancora ultimato, mentre 700 mila il secondo lotto. Per questa seconda parte c’erano sul piatto già i 490 mila euro messi dalla Fondazione Cariplo, 85 mila dalla Comunità Montana, altri 85 mila dal Comune e 40 mila dal Centro Studi. Ma i lavori non sono mai partiti e quindi i finanziamenti sono praticamente andati persi.
A bloccare il progetto la nuova Amministrazione comunale, che contestò la presenza di alcune irregolarità, ad esempio, un conflitto di interessi per l’allora sindaco Zuccala, anche membro del Centro Studi. La questione è passata allora sui banchi del tribunale nel 2021.
L’ultimo “puntata” vede il Tar – a cui si è rivolto il Centro Studi dopo che il Comune ha invocato inammissibile il ricorso dell’associazione – dichiarare ammissibile il ricorso e sottolineando l’assenza di conflitto di interessi e che la convenzione del 2018 fra Comune e Centro Studi è sciolta per grave inadempimento da parte del Comune di Fuipiano. Annullata quindi la delibera del sindaco Eléna, successiva, che stoppava la convenzione fra Centro Studi e Comune.
Antonio Carminati, direttore del Centro Studi continuerà nella sua “richiesta di risarcimento danni: noi, infatti, in base agli accordi sottoscritti con il Comune, avevamo iniziato il progetto, nella parte gestionale, impegnando dei fondi”.