Quasi pronta l’ex stazione di Piazza Rosmini a San Pellegrino, intanto il Comune cerca un gestore

Proseguono i lavori di recupero dell'ex stazione dei treni di Piazza Rosmini a San Pellegrino Terme, che dovrebbero concludersi entro fine giugno. 
17 Maggio 2024

Proseguono i lavori di recupero dell’ex stazione dei treni di Piazza Rosmini a San Pellegrino Terme, che dovrebbero concludersi entro fine giugno. Nel frattempo, il Comune ha pubblicato un avviso per la locazione ad uso sociale-turistico-commerciale dell’edificio, per la durata di 10+10 anni.

La presentazione delle offerte è fissata al primo di luglio 2024 alle ore 12.00. A questo link tutti i documenti sul sito del Comune. Il Comune spera venga valorizzata la vicinanza della pista ciclabile della Valle Brembana, inoltre al piano superiore c’è un appartamento con ingresso separato che potrebbe venire sfruttato, ad esempio, per un bed and breakfast.

Il Comune di San Pellegrino Terme non assume obblighi od oneri di natura economica d’alcun genere nei confronti del conduttore o dei soggetti terzi con riferimento alla gestione. L’importo annuale del canone dovuto al Comune è posto a base d’asta per 10 mila euro per i primi tre anni e 20 mila per i successivi (+ IVA se dovuta). Sono a carico del locatario tutte le spese per il completamento dell’arredo e le attrezzature necessarie per lo svolgimento dell’attività. Il locatario dovrà provvedere al completamento dei locali lasciati appositamente al rustico, secondo le proprie esigenze.

Ricordiamo che è il Comune che – grazie ad un finanziamento di 980 mila euro da parte di Regione Lombardia – sta procedendo al recupero dell’immobile. Ad occuparsi dei lavori la ditta Guerinoni di Dalmine.

La ex stazione ferroviaria, lampante esempio dell’architettura Liberty sanpellegrinese, è stata edificata a cavallo fra il 1905 ed il 1906 secondo il progetto dell’architetto Romolo Squadrelli, colui che progettò anche tutte le altre stazioni della linea ferroviaria della Valle Brembana. Chiusa dal 1966 in concomitanza dell’interruzione del servizio ferroviario, l’immobile – composto da un corpo centrale a due piani e due laterali allineati lungo la pista ciclopedonale – ha conosciuto un lento snaturamento anche a causa di un’attività ristorativa presente per un periodo.

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