A cosa fanno pensare le parole “azienda agricola”? Molto probabilmente, il nome evoca visioni di animali al pascolo, vita al contatto con la natura e tanto impegno. Nel 2021, però, gestire un affare di questo tipo comporta tutta una serie di compiti nuovi: se si vuole spiccare sulla concorrenza, soprattutto in un periodo difficile, servono creatività, fantasia e resilienza.
Qualità che non mancano all’Azienda Agricola Previtali di Sant’Omobono Terme. È Marco Previtali, il titolare dell’attività, a raccontarci come questa funziona. “La nostra attività è nata nel 2011, ci lavoriamo io, mia moglie e le mie figlie. Abbiamo mucche e maiali, più o meno un’ottantina di bovini e una ventina di suini”. Capi i cui prodotti diventano prelibatezze nostrane. “Produciamo lo Stracchino fresco all’antica, che è presidio Slow Food, poi formaggelle, salami, cacciatori, ricotte… un po’ di tutto. Perché un prodotto sia presidio Slow Food non si devono usare fermenti: la lavorazione viene fatto appena munto il latte, a temperatura di mungitura. È un marchio importante”. Una grande attenzione alla naturalità degli ingredienti, sottolinea Marco. “Usiamo solamente fieno per nutrire le bestie, solo materie prime senza additivi, senza mangimi”.
Un impegno i cui frutti sono poi venduti in giro per la Lombardia. “Facciamo tante fiere e mercati, le prime in giro nella bergamasca, poi tanti mercatini, insieme a Slow Food siamo sempre a Bergamo e Milano. Facciamo parecchio street food, polenta taragna con i nostri formaggi, taglieri. Non è facile spiccare sugli altri, per questo bisogna sempre inventare qualcosa di nuovo ma quando lo fai ormai è tardi, c’è già un’altra novità. Abbiamo creato il cono da passeggio: ci sono tutti gli ingredienti di un tagliere, ma sono inseriti in un cono, l’abbiamo proposto alla passeggiata gastronomica fra Corna Imagna e Berbenno e ha avuto successo (per dare un’idea: da un articolo dedicato sul nostro giornale, il cono è diventato virale sui social, con oltre 100 mila persone raggiunte su Facebook ndr) . Qui in azienda facciamo ape-nostrano, una degustazione all’esterno in uno spazio allestito apposta. Ora abbiamo appena aperto uno spaccio qui, in azienda.”
Le idee non mancano, anche se l’azienda agricola è stata per Marco una novità assoluta. Alla domanda sul motivo per cui abbia deciso di dedicarsi ad un’attività di questo tipo, risponde subito: “Perché so mat! Se non lo fossi, avrei fatto altro. È difficile avere sempre idee, se lo fai oggi domani è vecchio, bisogna stare al passo coi tempi. A mio papà, che mi dà una mano allo spaccio l’altro giorno ho detto che ormai funziona come coi telefoni. Il suo apparecchio lui l’ha tenuto dieci anni in casa, ora dopo una settimana lo smartphone è da aggiornare: lo stesso vale per le nostre idee. Per fortuna, mia moglie cura il lato social, mentre le due mie figlie, 9 e 18 anni, mi danno una mano in azienda. La più grande ormai è autonoma, quando non ci sono gestisce tutto lei, e io nei weekend sono impegnato con fiere e mercati”.
Purtroppo, il settore fieristico è stato uno dei più colpiti dalle chiusure della pandemia. Secondo Marco, “Il periodo difficile non è ancora finito, tante fiere non vengono ancora organizzate: le regole sono rigide e non abbiamo ancora ripreso del tutto il lavoro. Nei mercatini all’aperto serve comuqnue il Green Pass, anche ai clienti, così diventa difficile fare concorrenza ai centri commerciali. È complicato anche solo restare aperti: noi abbiamo chiuso un anno e mezzo e ci sono arrivati 600 euro, andiamo avanti con le fiere, ci servono perché gli animali mangiano tutti i giorni e le spese ci sono sempre”.
Una situazione certamente non facile per l’Azienda agricola Previtali. “Aiuti in montagna non ne sono visti. Non voglio fare polemica, ma bisogna essere realisti, non siamo stati aiutati”. Alle difficoltà, Marco e la sua famiglia hanno risposto con l’inventiva, arrangiandosi per trovare nuove soluzioni con cui farsi conoscere. “Abbiamo cercato di diversificare al massimo, per avere vari fronti su cui operare, non è così facile”. L’esempio perfetto è quello dello e-commerce. “Abbiamo un negozio su internet per vendere i nostri prodotti. Vendere alimentari online è complicato, molto più degli oggetti, la spedizione non è così immediata, un conto è spedire un telefono, un altro un formaggio. In estate, ad esempio, non si può fare; io cerco sempre di mandare i prodotti al lunedì e martedì, altrimenti rischiano id non arrivare più. I nostri prodotti sono senza conservanti, dunque i problemi aumentano perché si deteriorano in fretta”.
CONTATTI
Azienda Agricola Previtali Marco – Sant’Omobono Terme, località Val Sorda
Sito ufficiale aziendaagricolaprevitali.com
Cell. 339.4554044 – 345.8296779
email: previtali.marco@hotmail.it