“L’unione fa la forza”, recita un vecchio detto e, sicuramente, si abbina perfettamente all’Associazione Castanicoltori Averara che, nata nel 2015 proprio ad Averara, conta oggi 250 soci. “La nostra associazione nasce nell’intento di dare seguito all’iniziativa di alcuni averaresi che, dopo la partecipazione a un corso di castanicoltura promosso dall’Associazione Castanicoltori Orobici, ha deciso di recuperare una selva castanile abbandonata in località Cosch di Redivo (Averara). Questa prima fase è stata contraddistinta da un’intensa attività di disboscamento dell’area e dal recupero di castagni secolari (alcuni stimati di circa 400 anni) avvalendosi delle competenze di Lorenzo e Paolino Egman, Vittorino Milesi e Mario Lazzaroni la cui esperienza e memoria storica del luogo sono punto di riferimento per tutti i volontari impegnati”, ci raccontano alcuni dei soci.
In tre anni di intenso lavoro, l’associazione ha ripristinato la selva castanile, predisponendo aree di sosta all’interno della stessa, rintracciando sentieri abbandonati, ma anche restaurando una calchera presente nell’area, ricostruendo muri a secco, portando l’acqua potabile con una conduttura di circa 1,5 km e iniziando il recupero di un edificio risalente al XVI secolo presente in prossimità del castagneto.
“Prende così forma il progetto denominato “Castagneto Aureo” che, da subito, ha obiettivi definiti e prospettive inclusive volte a una promozione sociale e di tutela ambientale del territorio. Sostengono il progetto “Castagneto Aureo” l’Amministrazione comunale con il sindaco Mauro Egman, residenti e non, ma soprattutto professionalità di varia provenienza che, condividendo le linee del progetto, lo arricchiscono di nuove idee e prospettive”, spiega l’Associazione.
Grazie ai numerosi finanziamenti ricevuti dalla Comunità Montana Valle Brembana, da Regione Lombardia, e agli introiti della rinnovata Sagra della Castagna, nel 2019 l’Associazione ha disposto di fondi utilizzabili per il recupero dell’edificio denominato “Punto di Guardia 01” nel quale successivamente è stato posizionato il mulino per la macina delle castagne.
“In cinque anni il comparto castagna si completa con il recupero della selva castanile, la raccolta e la successiva trasformazione del prodotto in farina, birra di castagna e una crema per il corpo prodotta da un’azienda agricola per il mercato asiatico. Anni di intensa crescita che, grazie alle molteplici attività svolte anche durante la pandemia Covid, hanno accresciuto la visibilità dell’Associazione e di riflesso l’interesse verso il territorio di Averara. Dal recupero delle selve castanili si passa al recupero della storia e della cultura della Valle Averara”, riportano i soci.
Un percorso solido che nel 2024 ha visto l’Associazione entrare nel suo decimo anno di attività e festeggiare la 50° edizione della Sagra della Castagna di Averara. Anche i giovani si sono avvicinati all’etica dell’Associazione, generando negli ultimi anni quattro distinti gruppi: Comparto Castagna, Infrastrutture e Ambiente, Didattica e Sociale, Cultura ed Eventi.
L’anno passato, ha portato la realizzazione di numerose attività da parte dell’Associazione: il progetto “La Cura” (12 appuntamenti per il mantenimento del territori rivolto in particolare ai giovani e finanziato dalla Provincia di Bergamo), il progetto “Muri a secco” in collaborazione con ITLA Italia giunto alla sua sesta edizione, il progetto didattico con l’Istituto comprensivo di Valnegra e altri istituti scolastici, la seconda edizione del Cineforum estivo itinerante nei comuni dell’Alta Valle in collaborazione con LAB 80, il sostegno ad eventi estivi quali “A fuego lento” (evento di cultura argentina) e ai rinnovati “Mercatini sotto i portici” oltre naturalmente l’organizzazione, in collaborazione con le realtà locali, della 50° Sagra della Castagna.
“Il nostro è un progetto che, partendo dalla tutela del territorio, è rivolto al recupero dell’identità dello stesso attraverso elaborazioni di buone pratiche della tradizione e la promozione culturale di chi lo vive e lo attraversa incrementando parallelamente l’attrattività residenziale che di fatto è già in essere. Per questo chiunque può entrare a far parte della nostra Associazione, o contribuire in modi diversi. Far parte dell’Associazione Castanicoltori è di fatto un’esperieza di crescita per tutti ma soprattutto, attraverso le proposte che il progetto porta avanti, la possibilità di scambio di conoscenze, di relazione e di visibilità duratura delle azioni attuate”, confida l’Associazione.
Tutto l’operato del gruppo è registrato e diffuso attraverso un mensile curato dalla stessa Associazione che ad oggi conta 110 numeri pubblicati in formato pdf, consultabile sul sito www.castanicoltoriaverara.it
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