Da cantautore, ad autoproduttore fino a insegnante di musica per bambini: questo è Christian Frosio, di Sant’Omobono Terme, un musicista poliedrico che nutre un grande rispetto nei confronti della musica e delle canzoni. Laureato al DAMS di Bologna nella Disciplina Arte, Musica e Spettacolo, ha vissuto nella cittadina emiliana per 9 anni prima di tornare alle sue radici valdimagnine.
Il suo percorso musicale ha inizio a 6 anni, quando comincia a studiare chitarra, che abbandona presto. La riprende in mano dieci anni dopo, quando inizia a scrivere testi e brani sancendo così la nascita della sua carriera da cantautore e musicista autodidatta. “A 16 anni ho ripreso la chitarra e ho iniziato a scrivere testi e musiche – racconta Christian – ho capito successivamente che scrivere canzoni era la mia dimensione artistica e da lì ho fatto un processo principalmente autodidatta: qualche lezione di canto sì, perché necessaria. Adesso suono pianoforte, chitarra, basso e voce.”
Un progetto di autoproduzione, delicato e a tratti introverso, ma che vuole mostrare al proprio pubblico di cosa è capace davvero quello di Christian, che lo scorso ottobre ha pubblicato il primo brano “Apri La Finestra”, realizzato in collaborazione con il regista Michele Bernardi – famoso regista di artisti del calibro di Afterhours e Le Luci Della Centrale Elettrica. A seguire “La Nostra Casa”, una canzone dai toni dolci e nostalgici, di cui Christian ha curato anche la regia. I primi, questi, di una serie di future uscite che culmineranno con un album, previsto per ottobre di quest’anno. Un intenso lavoro di produzione, quindi, che il musicista svolge interamente da solo: dalla pre-produzione, un processo molto lungo che vive della sua maturazione, all’incisione dei brani veri e propri, curati in ogni suo aspetto con diligenza e sacralità. Non basta, quindi, solo andare in studio a registrare: Christian segue meticolosamente tutto il processo di produzione, che richiede tempi molto lunghi e una completa dedizione.
“L’autoproduzione oggi, secondo me, è strettamente necessaria nella musica – spiega Christian – Indipendente dall’età, oggi sei tu che devi iniziare a produrre qualcosa ed eventualmente, se qualcuno è interessato, ti bussa alla porta e ti propone di lavorare insieme. È impensabile oggi, con la dimensione musicale che c’è, di affidare la crescita tua ad un’altra persona che potrebbe essere un’etichetta, che è necessario successivamente, ma all’inizio una persona deve contare sulle sue forze.”
L’aspetto di scrittura dei brani è, per Christian, quasi un “terreno sacro” che va trattato con il giusto rispetto che gli spetta. È in questa fase infatti che si schiudono i sentimenti e le emozioni, nati da un elemento scatenante che può visualizzarsi in un episodio accaduto o un periodo della propria vita, regalando quindi spontaneità alla canzone. “I miei brani parlano di questo: da un elemento scatenante portano una serie di altri elementi, che appartengono ad un vissuto sul lungo periodo” spiega Christian.
Una volta schiuso il neonato brano, nudo e crudo, si inizia con lo step successivo. Dal nucleo, formato da voce e chitarra acustica o pianoforte, la canzone viene “vestita”: la nascita del brano è un’emozione a cui bisogna dare una veste, un modo di presentarsi in pubblico che la renda affascinante, sempre nel rispetto della sua natura. Vengono così scritte le parti degli altri strumenti, un basso, una chitarra, dei cori, la batteria, interamente curate da Christian in ogni loro aspetto. “Oggi la musica è molto veloce: esce una canzone e dopo due settimane è già vecchia. Tutto si consuma velocemente e io ragiono in una dimensione più lenta che rispetta anche la canzone quindi non per forza farla uscire se non è curata in tutti gli aspetti – spiega Christian – Cerco di fare questo lavoro, più lento e più dispendioso ma che regge di più nella dimensione del tempo e del consumo.”
Il musicista valdimagnino non si occupa, però, solo di autoproduzione: parallelamente, gestisce anche un altro progetto dal nome “Musictogether”, dove insegna ai bambini e ai loro genitori la musica. Dopo la laurea a Bologna, Christian incontra questa realtà che, al tempo, era unica in Italia e ci lavora per due anni, prima della decisione di aprire il proprio centro a Milano, Bergamo e Brescia. Di provenienza americana, questo metodo offre una qualità musicale molto ricca: si tratta di un percorso di educazione musicale per piccoli dai 0 ai 5 anni che fanno attività insieme ai loro genitori, aiutandoli a sviluppare l’intelligenza musicale e il ritmo fin dalla più tenera età.
A dieci anni dal suo avvio, è un progetto che è ormai ben radicato nel territorio bergamasco, con bambini che provengono da tutta la bergamasca – valli comprese. “È un progetto molto seguito, quindi ne sono molto contento – spiega Christian – Ho formato uno staff di cui sono il direttore, allargando la proposta territorialmente. Ai genitori vengono dati libri e cd per continuare a fare musica anche a casa; attualmente contiamo circa 600 bambini.”
Christian sta lavorando ora a nuovi arrangiamenti e al nuovo video, che potrebbe lanciare anche il primo album dell’artista, in autunno. “I tempi dell’autoproduzione per chi come me cura tutta la catena che va dalla scrittura della canzone e arrangiamenti, fino alle registrazioni e alla pubblicazione-promozione sono molto lunghi, ma questo è il tempo che corre – spiega Christian – Un cantautore, specie chi agli esordi, oggi deve riunire in sé diverse figure, e quindi essere non solo musicista ma anche produttore artistico e esecutivo di sè stesso. Da un lato è faticoso, non lo nego, ma dall’altro è anche molto stimolante veder nascere una tua canzone a poco a poco, e seguirla in ogni passo privato e in pubblico”. Per maggiori informazioni sull’artista e sui suoi progetti futuri e attuali, è possibile visitare il sito web ufficiale a questo indirizzo.