David Tankio, dal Camerun un bancario tra Zogno e S.Omobono: “È sempre stato il mio sogno”

Una storia di impegno e passione nel seguire il proprio sogno, quella di David Tankio, nato in Camerun nel 1991, trasferitosi in Italia all'età di 13 anni e oggi residente a Berbenno con la moglie.
22 Agosto 2023

Una storia di impegno e passione nel seguire il proprio sogno, oltre che voce di ispirazione umana, quella di David Tankio, nato in Camerun nel 1991, trasferitosi in Italia all’età di 13 anni, oggi residente a Berbenno. Non molto tempo fa, quasi per caso, ha poi scoperto le Valli bergamasche, dove oggi vive, lavora come bancario e si è sposato.

Avendo lasciato da piccolo il suo paese d’origine, David non ha molti ricordi d’infanzia, tuttavia cerca di custodire questi ultimi con cura, essendo le uniche cose che gli rimangono del suo paese d’origine, insieme alla sua famiglia. In Camerun, David racconta di essere stato abbastanza bene; suo padre lavorava per una delle più grosse società del paese, ma questa responsabilità unita alla situazione politica instabile hanno in parte contribuito alla scelta dei genitori di David di mandare i figli a studiare all’estero. Inoltre, pochi mesi prima di partire, David ha vissuto un’esperienza difficile, causa scatenante della sua partenza precoce: ha subito, infatti, un grave furto durante il quale ha rischiato di perdere la vita.

È stato, di fatto, il primo della famiglia a essere andato via così piccolo. Con il dolore comune a queste difficili situazioni, i genitori hanno dunque dovuto mandare il figlio in un paese straniero, nel caso di David, in Italia, da una famiglia affidataria di Modena. In questa città, David ha proseguito i suoi studi – scuole medie, liceo e triennale in Economia e Finanza – e, studiando, ha iniziato a conoscere il mondo del lavoro.

Successivamente, ha vissuto a Bolzano per un periodo di tempo, prima di trasferirsi a Bergamo, dove ha concluso il ciclo di studi con  la magistrale in Economia aziendale,direzione amministrativa e professione. Da questo momento, David si catapulta nel mondo lavorativo dell’economia, specialmente nel settore delle banche. “Mi trovo veramente bene qui: in Italia ho trovato una nuova mentalità, un nuovo modo di pensare, e la mia istruzione è praticamente italiana. L’Italia mi ha reso quello che sono. Scopro la Valle per caso. Ci ero già stato per passeggiate, però quando ho iniziato a lavorare come bancario mi hanno messo in Valle. All’inizio dovevo lavorare verso il Lago d’Iseo. All’ultimo mi hanno chiamato e mi hanno detto che avevano un’altra proposta per me: a Zogno, di cui non avevo mai sentito parlare”.

Dopo essersi informato e avere visitato il posto, che da subito gli è piaciuto, ha accettato. “È così che inizia il mio percorso per le Valli. Passo un anno alla BPER di Zogno, un anno bellissimo perché lì ho imparato a conoscere cos’è la Valle. Inoltre, ho conosciuto le persone del posto; all’inizio, c’era un po’ di distanza da parte della clientela, però, mano a mano, ho cercato di “conquistare” i clienti per fare capire loro che, da front office in banca, sono qui per aiutare. Questo processo è stato impegnativo, ma ho cercato di affrontare la cosa con molta serenità e piano piano hanno iniziato ad “accettarmi”. In questo momento ho iniziato veramente a credere nella Valle“.

Le persone sono rimaste colpite dal suo modo di fare e di essere, hanno avuto modo di conoscerlo e di apprezzarlo, andando oltre infondati pregiudizi, purtroppo ancora radicati in Valle; all’inizio David ha, di fatto, esperito alcuni difficili episodi di razzismo, che lo hanno ferito. Ma dopo questi episodi – spiega – è diventato più forte e determinato, e ha sempre cercato di dare di più, lavorando per essere riconosciuto per i suoi meriti autentici, e per fare capire alle persone di non fermarsi all’apparenza, ma di guardare come una persona è realmente in fondo.

Dopo 11 mesi a Zogno, David ottiene una buona promozione e si sposta alla banca di Sant’Omobono, a Selino Basso. “Questo è stato un importante passo avanti per la mia persona e lavorativamente. Inoltre, i miei colleghi sono stati veramente bravi: ognuno di loro mi ha fatto sentire a mio agio”. Loro stessi lo hanno presentato alla clientela come il ragazzo giovane, dinamico e capace quale è. “Sono qui da pochi mesi, ma mi sembra di essere qui in Valle Imagna da anni. Ho avuto modo di conoscere tante persone, i sindaci, i clienti, le aziende del territorio. Mi trovo veramente bene, la Valle per me è diventata casa”.

Non a caso, David ha recentemente lasciato le comodità della città di Bergamo, per trasferirsi a Berbenno. All’amore per la Valle aggiunge poi un pensiero attento all’ambiente, andando spesso a lavoro in bicicletta, essendo convinto che ogni piccolo passo in questo senso sia importante. “Per 11 mesi ho fatto cassa, poi sono passato nell’operativo, nel front office, ovvero la parte a contatto con la clientela, in cui l’obiettivo è rispondere alle domande dei clienti e cercare di risolvere eventuali problemi. In particolar modo, cerco di aiutare i clienti nel cambio digitale che il mondo sta subendo, quindi, ad esempio, nella gestione di conti e carte – in vista anche della probabile futura scomparsa del contante fisico -, per restare al passo col cambiamento, con una nuova realtà del mondo e quindi una nuova visione della banca per i nostri clienti. La mia premura è poter aiutare il cliente a usare questo mezzo, cercando che ogni giorno impari qualcosa, finché la persona diventa autonoma in questo senso.”

In Camerun, erano otto in famiglia, prima che un membro della famiglia venisse a mancare. Sua mamma era casalinga e suo papà, come detto, responsabile di una società. “Mio padre ha sempre investito sullo studio; anche mio nonno era andato a studiare in Canada, per poi ritornare al mio paese d’origine”. David è insomma cresciuto con l’ottica che lo studio e la curiosità verso le proprie passioni fossero importanti. In tal senso, anche alcuni dei suoi fratelli hanno studiato all’estero, una volta conseguita la maturità: due presso il Politecnico di Milano, e uno in Germania.  David ha infatti coltivato con passione il suo interesse per l’economia e il mondo bancario; afferma: “Era un sogno da piccolo. Alla domanda che si pone a tutti i bambini ‘Cosa vorresti fare da grande?’, la mia risposta era “Il bancario”. Da piccolo non sapevo quale era la strada da seguire per poter realizzare questo sogno, però, crescendo, piano piano ho cercato di capire come fare. Al liceo non avevo le basi giuste, ma ho recuperato all’università facendo finanza pura, che un giorno mi avrebbe aiutato nel mondo della banca. Ho conosciuto poi un altro lato dell’ economia con la magistrale. Volevo conoscere l’economia a 360 gradi, per essere una persona che potesse affrontare un dibattito economico, essendo capace di rispondere a domande in questo campo. Per questo ho sempre cercato di imparare, di essere curioso in economia per realizzare il mio sogno, che arriva circa due anni fa, quando mi sono candidato per una domanda di impiego”.

Ricordando i vari colloqui di lavoro, David si sofferma in particolar modo sulla realizzazione di un video di un minuto in cui potersi raccontare, su carta bianca. Ciò che era venuto in mente a David è stato il film “Alla ricerca della felicità”: “Questo film è stato la mia spinta, un film in cui il protagonista lotta per la sua felicità. E lì ho detto: “se voglio lavorare in banca devo lottare, fare questo colloquio e dire le cose giuste, perché sono io il primo a credere in me stesso”. Da qui è iniziato il mio percorso in banca e si è realizzato un sogno. Quel giorno chiamai mia mamma in Africa e gli dissi che avevo appena realizzato il mio sogno. Lei scoppiò a piangere in macchina, e gridava dalla felicità, mentre mio padre non capiva di cosa stessimo parlando e cosa stesse succedendo. Ho chiamato anche mia moglie e anche lei si è messa a piangere. “Lotterò per questo sogno e in questo sogno vedo anche te”, gli dissi. Lei, una cittadina americana, è sempre stata al mio fianco e mi ha sempre sostenuto. Ci siamo sposati in Valle, a Roncola. Questo è amore perché lei ha lasciato tutto per spostarsi in Valle. Era un destino per me vivere qui: ho iniziato a lavorarci, ci vivo, mi sono sposato e mi sento bene”.

La speranza di David è che, tramite questo spazio di racconto, si impari ad apprezzare l’altro per quello che autenticamente è e per quello che, con passione, sa fare. “Voglio che la gente venga da me sapendo di poter avere una risposta e voglio dare la speranza alle persone di seguire, indipendentemente dal tempo che ci vorrà – anch’io prima di diventare bancario ho svolto vari altri lavori -, i loro sogni “.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti:
  1. David un bellissimo storia piena di sentimento e amore !!! Sei l’esempio di un ragazzo che ha affrontato e superato tantissimi ostacoli ma con un obbiettivo e questo obbiettivo l’hai raggiunto , auguro a te a tua moglie e ai tuoi cari tanta felicita ‘ !!!
    Benvenuto nella nostra Valle Imagna

  2. Complimenti. Bienvenu dans cette vallée. Moi même air grandi en France, car sachez que vous vivez dans une comune et une vallée qui a bien connu l’émigration. Je suis née betgamasque, je vis en Ombrie, la région de mon mari depuis mon retour de France.
    Auguri e buon lavoro.
    Lei ha la stessa età di una mia nipote di gennaio 1991.

Ultime Notizie

X
X
linkcross