“Il prete è immenso perché fa credere ad una folla delle cose sorprendenti” cita una frase di Charles Baudelaire. Iniziamo questo nuovo anno raccontandovi la storia di don Emiliano Poloni, 37enne originario di Cologno al Serio, che dal 5 ottobre dell’anno scorso è diventato parroco di tre parrocchie dell’Alta Valle Brembana: Olmo al Brembo, Piazzolo e Piazzatorre.
“Il cammino di discernimento che ho vissuto in Seminario è stato arricchito dalla vita comunitaria, con i compagni di classe e i superiori che mi hanno accompagnato nel mio percorso e nella mia scelta. Durante questo cammino, ho avuto l’opportunità di approfondire il mio percorso di fede e di riflettere sulla mia risposta alla vita, scoprendo il modo in cui poter essere al servizio della comunità – racconta don Emiliano. – Dalla prima media, correva l’anno 1998, ho iniziato il Seminario frequentando poi il liceo e i 6 anni del cammino di Teologia nel Seminario Vescovile Giovanni XXIII di Bergamo“.
Il 26 maggio 2021, nel Duomo di Bergamo, Poloni ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale con la preghiera di ordinazione del Vescovo Francesco Beschi: “Dopo l’ordinazione sono stato curato in Oratorio a Calcinate e, dal 2014 fino al 2024, ho svolto anche l’insegnamento di IRC (Religione) presso la scuola secondaria di primo grado ‘Antonio Moro’ che si trova sempre a Calcinate” – continua.
Come anticipato, il 5 ottobre 2024 l’Alta Valle Brembana ha accolto don Emiliano come nuovo parroco delle Parrocchie di Olmo al Brembo, Piazzolo e Piazzatorre: “In questi primi mesi, il cambiamento è tangibile. Per me, significa prendere consapevolezza del nuovo incarico e della responsabilità che mi è stata affidata nelle tre Parrocchie che, pur mantenendo la loro singolarità ed originalità, sono chiamate a camminare insieme condividendo un percorso comune. La gioia e la fiducia che si ricevono sono un forte stimolo ed, allo stesso tempo, è necessario avere uno sguardo ampio, capace di guidare ed accompagnare i cammini di ciascuna di queste realtà”.
“Uno sguardo particolare va ai ragazzi e ai giovani. L’incontro, l’ascolto e la collaborazione sono le chiavi per fare in modo che la comunità diventi davvero una ‘casa’: un luogo in cui ognuno si senta presente e ‘ci metta del suo’ perché riconosca che ciò che accade riguarda tutti. Il messaggio che ritengo centrale, in questa nuova fase della mia vita, è l’ascolto attivo che permette di conoscere l’altro, di conoscersi all’interno della comunità e di riconoscersi attraverso l’annuncio facendo sentire la propria presenza nei piccoli e grandi incontri quotidiani” .
“Un altro elemento essenziale – prosegue il don – è la collaborazione con le Amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato presenti sul territorio che giocano un ruolo cruciale nell’accompagnare il cammino delle comunità. È importante sapere di non essere mai soli, poter condividere il proprio cammino spirituale con la comunità e confrontarsi con una guida che aiuti ad orientare il proprio percorso. In questi spazio di preghiera, si ha anche la possibilità di ascoltare il proprio desiderio di felicità che si manifesta nel cuore come un richiamo a vivere secondo valori autentici e a cercare il bene tanto per sé quanto per gli altri”.
Concludendo il prete ha detto: “Sto iniziando ad osservare e a camminare insieme a queste comunità che mi sono state affidate. Sono già state avviate alcune iniziative di coinvolgimento come: l’evento dedicato a Santa Lucia, la domenica di animazione con la realizzazione del presepe, la festa di Capodanno ad Olmo al Brembo, il Presepe Vivente a Piazzatorre e la prossima Settimana della Cultura a Piazzolo. Inoltre ci sono le future feste patronali che ogni comunità vivrà in modo unico e significativo”.