Nuovo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini presenta il laboratorio galenico presente all’interno della sua farmacia.
Nelle farmacie dei nostri giorni è diventato sempre meno frequente trovare un laboratorio galenico attivo e funzionante, eppure la tradizione della farmacia affonda le sue radici proprio nell’arte della preparazione dei rimedi nel proprio laboratorio, sia secondo competenze acquisite, seguendo formulari presenti nei testi di letteratura specifica (come ad esempio le Farmacopee europee), sia secondo prescrizioni mediche.
Cosa è successo? Abbiamo perso parte delle nostre tradizioni? Abbiamo rinunciato ad esse? Perché si è assistito a questo progressivo allontanamento dall’antica arte della Galenica? Le possibili cause e spiegazioni sono molte e forse non sono nemmeno del tutto chiare e comuni a tutte le realtà territoriali: le potenzialità pressochè infinite che oggi il mercato offre, in tutti gli ambiti dei bisogni relativi alla salute, certamente riducono lo spazio per i preparati del laboratorio galenico; inoltre, la burocrazia e le norme (rivedute e ampliate nei primi anni di questo secolo) che regolano questa parte del lavoro di farmacia sono sicuramente molte, così come il tempo e le risorse da impiegare per realizzare un lavoro qualitativo, e forse per qualcuno possono costituire un ostacolo psicologico e un timore, quello magari di avventurarsi in un mondo niente affatto semplice.
A prescindere, tuttavia, da queste considerazioni preliminari (peraltro sarebbe impossibile fare una analisi seria e sensata in merito alla riduzione dei laboratori nelle farmacie), può essere interessante provare a far luce sulle possibilità che la galenica fornisce ai pazienti.
Forse non tutti sanno che i preparati che possono essere allestiti nelle farmacie si suddividono principalmente in due grandi categorie: officinali e magistrali.
I preparati Officinali sono quelli che le farmacie possono preparare (e vendere) senza necessità di una prescrizione medica, seguendo le formulazioni presenti in Farmacopea; sono, fondamentalmente, prodotti che il farmacista prepara in abbondanti quantità (in gergo tecnico si definisce “in multiplo”) e conserva per poterli consigliare al bisogno a qualsiasi paziente; possono essere preparati ad uso topico, ovvero da applicare esternamente sulla pelle (gel, creme, paste, unguenti, soluzioni), per il trattamento di diverse problematiche cutanee, oppure prodotti fitoterapici (quindi costituiti da sostanze naturali vegetali) in soluzione (estratti fluidi, tinture madri o macerati glicerici di sostanze singole o in associazione) o in capsule (estratti secchi).
Le possibili destinazioni d’uso sono davvero molte. Per quanto riguarda i prodotti ad uso topico, a titolo di esempio possiamo citare la gamma di preparati destinati a trattare zone cutanee secche o arrossate, tanto per bambini che per anziani, sia allo scopo di reidratare e nutrire la cute (creme base idrofile arricchite con Urea o Pantenolo possono essere molto utili), sia per proteggere parti a rischio di piaghe da decubito o di macerazioni (come paste o unguenti con Ossido di Zinco): è il caso di bambini molto piccoli ma anche anziani o persone con disturbi di incontinenza, oppure persone che presentano (occasionalmente, periodicamente o regolarmente) arrossamenti cutanei per sfregamenti o irritazioni da contatto.
Occupandomene da sempre, posso dire che lo studio di formulazioni officinali e il loro allestimento è una parte davvero molto bella del lavoro di farmacia. Nella nostra farmacia, la tradizione delle preparazioni di laboratorio è nata con mio padre, più di quarant’anni fa, e ha contribuito in modo significativo a farmi innamorare di questo lavoro e a farne la mia scelta per la vita professionale. Quando ho iniziato, quasi trent’anni fa, avevamo una vasta gamma di prodotti che quasi quotidianamente allestivamo in laboratorio: dalla dermatologia (a diversi livelli), alla dermocosmesi (ora non più autorizzata dall’avvento, vent’anni fa, delle Norme di Buona Preparazione e la demarcazione tra ciò che può essere definito “galenico” e ciò che rientra nel “cosmetico”), alla linea di prodotti per la cura del paziente allettato (questa linea era stata sviluppata in cooperazione con un gruppo di Farmacisti preparatori), per arrivare poi a tutta la linea dei prodotti fitoterapici volti a coadiuvare e supportare il paziente nel trattamento di piccoli disturbi di ansia, insonnia, dispepsia, meteorismo, gonfiore addominale, irregolarità intestinale o ritenzione idrica. Molti dei prodotti sono rimasti, e da decenni costituiscono il pilastro del nostro laboratorio galenico: è bellissimo, per esempio, vedere le neo mamme venire ad acquistare la pasta protettiva, da usare al cambio del pannolino, per i loro bimbi, la stessa che le loro mamme avevano usato con loro!
Parlando, invece, dei preparati Magistrali, sono quelli allestiti a seguito di prescrizione medica appositamente per un determinato paziente. Questa parte del lavoro di laboratorio è progressivamente andata diminuendo: dagli inizi della mia carriera ad oggi, le prescrizioni si sono ridotte in modo davvero notevole, anche se ultimamente stiamo assistendo a un ritorno di richieste soprattutto da parte di dermatologici (specialmente in ambito tricologico, cioè per problematiche legate a capelli e cuoio capelluto) ma anche di medici veterinari per riformulare in dosaggio idoneo (in capsule) farmaci già presenti in commercio. La riformulazione in dosaggio deciso dal medico prescrittore, calibrato in ragione del peso corporeo del paziente (sia esso un essere umano o animale), è una risorsa concettualmente estremamente preziosa. Sappiamo, infatti, che molti farmaci ad uso pediatrico presenti in commercio sono formulati in sospensione per uso orale per facilitare la scelta della posologia in ragione del peso. Tuttavia queste formulazioni non esistono per tutte le esigenze terapeutiche possibili: quando questo avviene, in presenza di una esigenza di tipo terapeutico, il laboratorio galenico e la cosiddetta formulazione “secondo arte” può aiutare ad affrontare le esigenze nel modo migliore possibile.
In tutti i casi, il laboratorio galenico rappresenta una tradizione certamente da riscoprire, per poter dare ai pazienti qualcosa che, secondo arte, può venire preparato nella farmacia di fiducia: allestire farmaci…..ovvero la riscoperta di un’arte mai dimenticata!