Matteo Bonzi: il figlio d’arte che ”segue la sua strada”, di corsa

Figlio di Fausto Bonzi - icona della corsa in montagna brembana - Matteo inizia fin dall’infanzia a praticare gli sport più disparati, dallo sci al ciclismo ma è nell'atletica che trova la sua massima espressione. Buon sangue non mente.
16 Settembre 2019

Matteo Bonzi, ventenne originario di Dossena, è una promessa italiana dell’atletica leggera e un orgoglio tutto Brembano. Figlio di Fausto Bonzi (noto atleta di corsa in montagna con alle spalle 2 campionati del mondo tra cui due medaglie d’argento e una di bronzo, 11 convocazioni in nazionale e 11 titoli italiani), Matteo inizia fin dall’infanzia a praticare gli sport più disparati: sci di discesa, duathlon, ciclismo su strada e infine atletica leggera, dove trova la sua massima espressione. Buon sangue non mente, verrebbe da dire.

In questo sport, nel 2017 arriva quarto ai campionati italiani di corsa in montagna nella categoria juniores e ha partecipato ai campionati europei di corsa in montagna a Kamnik, Slovenia, guadagnandosi la 12a posizione individuale e si laurea campione a squadre con la maglia azzurra. “A questo campionato ho anche vinto il titolo europeo per nazioni di cui vado molto onorato, anche perché in questa occasione ho vestito la maglia azzurra”, confida Matteo. I traguardi però, non finiscono qui. 

Nel 2018 arriva 2° ai campionati italiani di corsa in montagna nella categoria promesse (U23) mentre nel 2019 ha migliorato il suo primato personale sulla 10km su strada.  “Ho partecipato anche ad una delle due prove di campionato italiano di corsa in montagna classificandomi al secondo posto tra le promesse. La seconda prova sarà il 28 settembre ad Arco di Trento e spero davvero di classificarmi bene”, aggiunge con nota speranzosa. 

Nonostante i risultati ottenuti dal ragazzo, Matteo pratica atletica leggera solo dal 2016, seguito dall'Atletica Valle Brembana e dal suo allenatore e massaggiatore Alex Baldaccini.  Per quanto riguarda i luoghi di allenamento, Matteo predilige la nuova pista di Camanghé a Zogno e la pista ciclabile della Valle Brembana, luoghi molto battuti da lui come lascia intendere dalla frase: “Di questo sport mi piace il sacrificio e la costanza per la continua ricerca di piccoli miglioramenti su se stessi”. 

Inoltre, avere alle spalle un padre che ha fatto molto per la corsa in montagna, da a Matteo motivazione e sprono per un continuo miglioramento. “Non ho mai vissuto come un peso avere un padre di un certo livello. Credo che ognuno debba intraprendere la propria strada senza farsi influenzare, ed è quello che cerco di fare io ogni giorno”. 
Non solo il papà è uno sportivo, ma anche la mamma, Daniela Giupponi, e il fratello, Nicola Bonzi, tutti specializzati nell’atletica leggera. 

Ed è a questo punto che papà Fausto prende la parola dicendo: “Sono contento che i miei figli pratichino atletica, e anche se non li seguo personalmente perché ognuno ha i suoi allenatori, cerco di spronarli a dare il meglio di loro”.

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