Chissà quanti cimeli misteriosi si nascondo alla nostra vista ogni giorno, echi di antiche ere che hanno soggiornato nele nostre valli prima di noi. Un esempio molto curioso si trova a Lenna, “oltre la Goggia” dell'alta Valle Brembana, dove una casa privata custodisce un grande mistero: una lastra di pietra dalle strane incisioni non ancora decifrate.
La lapide, secondo gli esperti datata al XV secolo, mostra infatti dei caratteri alfabetici non meglio identificati e che presentano delle strane particolarità. Secondo alcune ipotesi, le lettere utilizzate apparterrebbero all'alfabeto gotico e presenta uno stile epigrafico quasi certo, ma la caratteristica di questa lastra sta nel fatto che le lettere presentano abbreviazioni incomprensibili, apparentemente senza senso. Un'altra ipotesi avanzata da chi ha studiato il misterioso cimelio è che possa trattarsi, invece, di lingua latina, e questo attesterebbe la lastra ad un tempo ancora più antico, secondo altri studiosi potrebbe invece far parte dell'alfabeto glagolitico, da cui è derivato successivamente il cirillico.
Ma se il “segreto della lastra” affascina gli studiosi, ancora di più stupisce un altro fatto decisamente curioso: pare infatti che un frammento della medesima lapide sia stato rinvenuto anche ad Almenno San Bartolomeo, ma ancora nessuno ha saputo spiegare il perché della sua presenza nella bassa Valle Imagna.
Stando alle ipotesi sull'alfabeto utilizzato, non sarebbe sbagliato immaginare che questo manufatto possa essere stato trasportato da qualcuno nelle nostre due valli in tempi non ben definiti. Che la “Stele di Rosetta” brembana si tratti di un autentico artefatto o dello scherzo di qualche burlone, seppur poco probabile, probabilmente non si saprà mai. Ma una cosa è certa: fin dai tempi più antichi, la Valle Brembana e la Valle Imagna conservano un filo conduttore.
(Fonte: duepassinelmistero.com – Marisa Uberti)