L’area di Poscante, contrada di Zogno, è ricca di castagneti e nell’Archivio di Stato di Milano è consultabile una mappa catastale del luogo del primo ‘800 (censimento austriaco) sulla quale sono evidenziati i castagneti di Medil, Foldoni, Prat della Nus, Candì e i più numerosi, sul versante nord del Canto Alto, si trovano a Piazza Martina, Ena, Parpaet, Calorenzo, Ripa, Altemarie, Castegnone e poi Fondrea, Gromasnì.
A Castegnone, nella patria delle castagne brembane, quindi, domenica 18 novembre ci sarà la Sagra dei biligòcc, un modo particolare di cucinare queste prelibatezze. La caratteristica dei biligòcc brembani è la vendita: secondo la tradizione, sono infatti offerte in maniera sfusa, mentre in Valle Seriana sono presentate in forma di lunghe collane simpatiche e molto decorative.
Ma come si preparano i biligòcc? A spiegarlo è la testimonianza di Dario Cornolti sul bollettino parrocchiale di Poscante. “Verso la metà del XII secolo un contadino di “Postcantum” volle sperimentare un procedimento per poter gustare la fragranza di questi frutti anche fuori stagione – racconta Cornolti -. Egli fece cuocere le castagne per circa due ore e le lasciò essiccare all’aria aperta per sette giorni e sette notti; così poté riassaporare il gusto genuino delle castagne affumicate sino al periodo pasquale”.
Quindi la cultura dei biligòcc, nome che deriva presumibilmente da “bis-cotto”, nasce dalla necessità dei contadini di sostenersi con i frutti della propria terra e, soprattutto in tempo di guerra, la vendita delle castagne era un espediente sicuro per vincere la miseria. “In ogni nostro borgo, ma soprattutto a Castegnone, Ripa e Altemarie sorgevano e tuttora esistono i secadùr, gli affumicatoi per la preparazione dei biligòcc – prosegue la testimonianza -. Nella parte superiore della struttura c’è una fitta griglia in legno di castagno dove vengono collocate le castagne, mentre a terra viene preparato il fuoco che è alimentato ininterrottamente per una ventina di giorni fino alla completa essiccazione del frutto. Le castagne vengono poi portate in un locale asciutto e, pochi giorni prima della vendita, si versano in acqua bollente per mezz’ora e poi sono freddate con getti di acqua gelida, provocando un urto termico e la caratteristica buccia raggrinzita”.
Domenica l’accesso alla contrada di Castegnone avverrà solo tramite il servizio di bus navetta gratuito, con partenza dal campo sportivo di Poscante. Il programma prevede, dalle 10 alle 18 il mercatino dei prodotti locali e la visita alle abitazioni in cui saranno esposti dei preziosi oggetti rurali. Alle 14 sarà possibile visitare il “secadur” di Giovanni Battista Ruggeri. Maggiori informazioni sulla manifestazione si trovano al sito www.saporiecultura.org.
(Si ringrazia Tarcisio Bottani per la gentile collaborazione)