Carnevale in Val Brembana: da quello Ambrosiano a quello Romano

In Val Taleggio, Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Santa Brigida e Valtorta si festeggia il Carnevale Ambrosiano anziché quello Romano. Vi spieghiamo il perché.
2 Febbraio 2018

In alcuni paesi della Valle Brembana si festeggerà il Carnevale con qualche giorno di ritardo. Nel territorio che nei secoli passati faceva parte del Ducato di Milano, infatti, si festeggia il Carnevale ambrosiano, chiamato anche “Carnevale vecchio”, dal martedì grasso al sabato che precede la prima domenica di Quaresima. Si tratta dei paesi della Valle Taleggio (Vedeseta e Taleggio) e i sette borghi del ramo occidentale dell’alta Valle Brembana, cioè Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ornica, Santa Brigida e Valtorta.

C’è una tradizione che spiega il motivo di due Carnevale diversi (quello di rito romano, che la maggioranza dei cattolici festeggia nei giorni precedenti il Mercoledì delle ceneri, e quello, appunto, ambrosiano): il vescovo Ambrogio era partito per un pellegrinaggio dicendo che sarebbe stato di ritorno a Milano per il Carnevale, in modo da dare inizio alla Quaresima, ma fece ritardo e la città scelse di aspettarlo prolungando il Carnevale e posticipando l’inizio della Quaresima. La realtà storica, invece, è più semplice: il rito romano, considerando le domeniche giorni di non digiuno, anticipò l’inizio della Quaresima al mercoledì delle ceneri per avere quaranta giorni effettivi di digiuno. Fino a quel momento, infatti, la Quaresima iniziava dappertutto la domenica.

Il Carnevale di Valtorta

La festa che si tiene a Valtorta incarna il tipico carnevale di montagna, caratterizzato da personaggi semplici ma grotteschi, con caricature dei ruoli, dei mestieri e delle professioni diffuse nel territorio. Si tratta di un carnevale alla vecchia maniera, con maschere di legno e costumi ricavati da vecchi abiti, il tutto realizzato a mano da artigiani o semplici appassionati del paese. Alla sfilata sono presenti degli insoliti personaggi vestiti di rosso, chiamati furchetì perché imbracciano una specie di forca.

Un gruppo di giovani, il Comune e l’Ecomuseo da circa vent’anni tengono viva la tradizione, che quest’anno si festeggerà sabato 17 febbraio, dalle 14 alle 16. La sfilata nelle frazioni sarà allietata da musica e canti del gruppo folk Gli Alegher di Dossena. Per chi non sarà mascherato, ci sarà la possibilità di stare in compagnia nel centro del paese dalle 14,30 alle 18, con vin brûlé, prodotti locali e dolci per tutti. Durante il pomeriggio si potranno visitare il museo etnografico e l’antica segheria. La festa si concluderà con una serata di ballo nella palestra comunale.

(Immagine in evidenza by Valbrembanaweb.com)

 

 

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