Per dare slancio alla Valle Imagna servono idee fresche e tanti eventi originali e di qualità. Marco Previtali, nato e cresciuto a Sant’Omobono Terme, nella frazione di Selino Basso, ha un’idea in testa: fare, fare e ancora fare per il proprio territorio. “Nella vita lavoro in uno studio di commercialista a conduzione familiare” racconta: accanto al lavoro, però, ci sono tante passioni. La prima è sicuramente la musica.

“Devo dire che il canto è sempre stato una grande passione. L’ho studiato insieme alla batteria e ho fatto parte di alcuni progetti musicali. Adesso, ad esempio, sono in un coro gospel”. Nonostante abbia solo 34 anni, Previtali vanta già diverse esperienze nell’ambito musicale e dell’intrattenimento, come il duo comico “Paul & Tony” con l’amico Omar Brumana oppure  i Martedìsera in coppia con Damiano Todeschini. Entrambe “costole” della band Neverending “il primo progetto musicale creato con gli amici quando è nata questa passione per la musica. Quattro amici che hanno iniziato all’oratorio, a 16 anni. È un’avventura che dura ancora, anche se ormai le serate sono sempre poche”. Ma si sono tolti non poche soddisfazioni: “Con questa band abbiamo fatto un disco di nostre canzoni e abbiamo aperto il concerto di Van de Sfroos a San Siro”.

Il tempo per le passioni, purtroppo, si è un po’ ridotto. “Abbiamo iniziato a diventare grandi, per alcuni era impegnativo andare a suonare, tra lavoro e famiglia c’era meno tempo. Io ho iniziato quasi per caso a propormi da solo, oggi faccio anche dj e intrattenimento a matrimoni, feste e così via”. Ma Marco è un vulcano di idee e trova sempre uno stimolo nuovo.

“Sono uno dei responsabili della Commissione del teatro Ideal di Cepino, che è una bella realtà per la Valle Imagna, qui portiamo avanti tanti eventi. Fuorilavoce è certamente uno di quelli di punta degli ultimi anni: si tratta di un concorso canoro aperto a tutti giunto alla quarta edizione e, anno dopo anno, il successo aumenta, questo ci fa molto piacere. Fuorilavoce è nato grazie a questo gruppo di amici e volontari che, dopo il Covid, voleva far rivivere il teatro. Anche gli altri membri della commissione sono appassionati di musica e quindi questo progetto è stato quasi naturale” racconta Previtali. Gestire questa passione, accanto al lavoro, non è facile ma Marco si ritiene molto fortunato: “Grazie alla mia situazione lavorativa posso conciliare entrambe le cose, ho trovato un buon equilibrio”.

Lo scopo è sempre quello: fare qualcosa di bello per la Valle. Marco, insieme agli amici Nicola Pesenti e Gabriel Manzinali, ha così deciso di aprire una vera fucina di idee ed eventi. “Anche Valley Factory è nato un po’ per caso e un po’ per fortuna. Mi ritengo una mente creativa e quando mi vengono le idee me le appunto su Dropbox, poi capisco se posso realizzarle o meno”. Il punto di partenza è sempre lo stesso: l’amore per la Valle Imagna.  “Abito in un posto che non cambierei per nulla al mondo, mi piace il territorio, ma se devo fargli una critica è che un po’ spento. Volevo dare un contributo grazie a quello che so fare io, creare un gruppo di persone che avessero voglia di fare con entusiasmo, da lì può nascere qualunque cosa. Ne ho parlato con due miei amici e loro hanno colto al volo l’idea” e qua entra in gioco la fortuna.

“Il destino ci ha aiutati, perché è uscito un bando del GAL Valbrembana attraverso cui abbiamo ottenuto i finanziamenti, ed eccoci qui con Valley Factory. L’intenzione è di supportare le iniziative sul territorio attraverso un calendario unificato di tutti gli eventi, per far loro pubblicità con i nostri canali: l’idea è di arrivare a tenere eventi noi stessi”. Alcuni, spiega Marco, sono già partiti. “Abbiamo organizzato un corso di teatro con le scuole dell’infanzia della Valle, con oltre 300 bambini coinvolti. A settembre partiremo con una scuola di musica, abbiamo già fatto cinque lezioni estive e a settembre ci saranno i corsi veri e propri”.

Marco è mosso dall’amore per la propria terra e per le persone che ci vivono: “Il calendario ha l’obiettivo di creare rete, unire le forze per organizzare cose nuove e originali per la nostra Valle. Nella Factory siamo tre ragazzi, per tutti noi è un secondo lavoro. Io ci dedico il tempo possibile e facciamo piccoli passi avanti. Certo, il teatro con le scuole dell’infanzia ci ha fatti conoscere da subito: la mia idea è di smuovere qualcosa e sono contento di quello che sto facendo, andiamo avanti per la nostra strada”.