“Ci tengo molto a dire che sono italiana, perché in Italia si ha la convinzione che se si ha un genitore straniero automaticamente si è stranieri. Secondo me essere italiano non dipende solo dal sangue dei genitori o da un pezzo di carta, sei italiano se scegli di esserlo. Io ho scelto di essere italiana perché amo questo Paese, amo la cultura, amo la lingua e sono orgogliosa di far parte di questo magnifico Paese. Ovviamente questa cosa è molto soggettiva, ritengo che per per essere accettato o sentirsi parte della comunità devi in primo luogo sentirti di essere parte, indifferentemente da quello che gli altri dicono”, così Melissa Braka, 19enne di Val Brembilla si presenta.
Le sue origini, o meglio, quelle del papà Rexhep però, risiedono a Tirana, la capitale dell’Albania. La famiglia si vede completare con la mamma Miriam e la sorella Alessandra, con la quale Melissa ha un rapporto speciale: “Lei è la persona a cui tengo di più al mondo e non so cosa farei senza. Siamo sorelle, ma siamo anche amiche”, ci spiega.
Cosa ha spinto però Rexhep a trasferirsi in Italia? Ce lo spiega proprio Melissa, con voce commossa: “Quando mio papà è venuto in Italia nel marzo del 1991, a 27 anni, era da poco finita la dittatura del partito comunista portata avanti da Hoxa. La situazione è abbastanza immaginabile in quanto si parla di una dittatura; una volta caduta, l’Albania si è trovata davanti a un scenario catastrofico: l’economia era arretrata, le persone erano in miseria, non c’era stabilità politica (nel frattempo era anche crollato il Muro di Berlino). Per questo mio papà, insieme a 20 mila albanesi che c’erano quel giorno sulla barca sono gli stessi che oggi fuggono da altre località, in cerca di stabilità economica, scappare dalla dittatura e rifarsi una vita”, ci racconta.
Melissa invece è appunto nata a Val Brembilla, dove la mentalità aperta delle persone l’ha aiutata ad integrarsi nella comunità, anche se episodi di razzismo non sono mancati durante l’ infanzia: “Crescendo il mio carattere è cambiato, ora tanti commenti non mi toccano più o comunque anziché starci male reagisco. Nonostante ciò ho trovato molti aspetti positivi perché vicino a me ci sono persone interessate alle mie origini e che hanno piacere ad ascoltarmi raccontare qualcosa sull’Albania”.
Per quanto Melissa sia fiera delle sue origini, e colga sempre l’occasione per tornare in Albania per stare con i parenti, non è intenzionata ad andarci a vivere, in quanto in futuro le piacerebbe molto viaggiare e non stabilitisi in un paese ben preciso.
Crescendo si è formata non solo come carattere ma anche come persona, ha frequentato il Liceo delle Scienze Umane all’Istituto David Maria Turoldo e ora, iscrittasi all’Universita di Bergamo alla facoltà di Scienze della Comunicazione, coltiva una passione che ha da sempre, ovvero scrivere: “Ho iniziato da poco come collaboratrice presso l’Eco di Bergamo. A Gennaio ho partecipato a una week e ho vinto una borsa di studio per uno “stage” di sei mesi per l’Eco. Con questo stage ho avuto la possibilità di vedere più nello specifico il mondo del giornalismo in tutti i suoi aspetti: giornalismo tradizionale, giornalismo web, giornalismo televisivo e così via. È una passione che ho già avuto modo di sperimentare grazie all’alternanza scuola lavoro che ho fatto presso questo quotidiano (La Voce delle Valli ndr) e che mi ha aiutato molto su questa strada”.
Il suo sogno è quello di arrivare in televisione: “Vorrei condurre un programma tutto mio oppure fare la giornalista televisiva. Molta gente mi prende per pazza o non mi supporta perché non è un lavoro qualunque, ma è questo quello che voglio fare nella vita e farò di tutto per raggiungere questo obiettivo”, ci racconta determinata. E noi le auguriamo che i suoi sogni possano realizzarsi!