Sono gli anni ‘50/‘60, in Italia di lavoro ce n’è poco e bisogna reinventarsi, cambiare, andare via in cerca di fortuna: è proprio quest’ultima strada che i genitori di Pierrette Louise Cortinovis decidono di intraprendere. Una storia di migrazione comune per quegli anni, che ha coinvolto anche la sua famiglia in un viaggio verso la Francia, precisamente a Belley, nel dipartimento dell’Ain della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi.
Figlia di genitori italo francesi (mamma francese, papà bergamasco), Louise nasce su suolo francese, la primogenita di 5 figli. “Belley all’epoca era un paese di circa 9.000 abitanti con una forte prevalenza di immigrati spagnoli, portoghesi e italiani, tutti venuti qui in cerca di lavoro – ci racconta Pierrette –. Era un paese sviluppato per l’epoca, ad esempio nel settore scolastico, c’erano tutti i gradi scolastici, dalle scuole materne alle superiori ed erano scuole laiche.
Il fatto che fossero laiche – prosegue la donna – è molto importante perché lo Stato dava la possibilità di frequentare la scuola a tutti, sia ai figli dei francesi benestanti, sia ai figli degli immigrati. Tutto questo senza distinzione di razza, sesso, genere e religione ad esempio, io ero figlia di un boscaiolo ed ero compagna di banco della figlia di un procuratore della Repubblica”.
I genitori, che di professione facevano il boscaiolo, il papà, e l’addetta alle pulizie, la mamma, si sono sempre tenuti in contatto con l’Italia perché qui vivevano ancora i nonni e gli zii di Pierrette, e ne approfittavano per trascorrere le vacanze da loro insieme a tutti i suoi fratelli.
Ed è proprio durante una di quelle vacanze italiane, in località Corone di Serina, che Pierrette incontra l’amore: “Durante una delle mie estati in Italia, ho conosciuto mio marito, Pietro Alcaini, e mi sono trasferita definitivamente in Valle Brembana, precisamente a Dossena, dopo il matrimonio avvenuto nel 1979 lasciando in Francia la mia famiglia, i miei fratelli, i quali hanno a loro volta creato una loro famiglia in Francia”, ci spiega Louise con una nota malinconica.
Si, a Dossena ha creato la sua meravigliosa famiglia composta da tre figli, e in ambito lavorativo ha rilevato il negozio di alimentari della suocera portandolo avanti per ben 48 anni, confida orgogliosa.
“Adesso sono in pensione e spero di potermi dedicare alla mia passione per la lettura e ai miei 3 nipoti. Ogni anno inoltre, cerco di andare in Francia per incontrare i miei familiari”. Nonostante questo, Pierrette è felice di vivere a Dossena, dove si trova pienamente integrata.
(Fonte Immagine: Valbrembanaweb)