In Alta Val Brembana 300 km di sentieri, da quasi 50 anni custoditi dal CAI

Le escursioni sono la parte più "piacevole" dell'attività del CAI, la quale comprende in maggior parte la cura e manutenzione della rete sentieristica, circa 300 km.
26 Agosto 2023

“Fare alpinismo è uno dei mille modi di essere e conoscersi”. Con questa frase di Walter Bonatti vogliamo introdurvi la protagonista della nuova puntata della rubrica “2 Valli, 1000 Associazioni”: stiamo parlando del CAI Alta Valle Brembana sez. Piazza Brembana. A parlarcene è il presidente Giovanni Battista Stefanoni.

“Il Club Alpino Italiano (CAI) fu costituito nel lontano 1863 da Quintino Sella insieme a Giovanni Barracco, Paolo e Giacinto di Saint Robert dopo la salita del Monviso. L’articolo 1, valido ancora oggi, recita ‘Ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane e la difesa del loro ambiente naturale – ci spiega Stefanoni. – Attualmente gli iscritti sono 500. Nel direttivo, oltre a me, ci sono anche i vicepresidenti Davide Milesi e Luciano Busi”.

“La sez. Piazza Brembana del CAI Alta Valle Brembana nasce nel 1976 come sottosezione del CAI Bergamo e nel 1995 divenne sezione autonoma. Gli obiettivi dei fondatori sono due: realizzare e riqualificare i sentieri dell’Alta Valle e costruire un rifugio in un punto strategico sul sentiero 101 delle Orobie Occidentali. Tra i fondatori si ricordano Cesare Calvi,  Gianbattista Donati, Giovanni Zonca, Lorenzo Begnis, Angelo Bana, Gianantonio Bonetti, Claudio Balicco e Tullia Dentella – prosegue il Presidente. – Attualmente il nostro impegno continua con vari progetti come la costruzione di nuovi punti di appoggio per gli escursionisti, la manutenzione dei sentieri, la formazione (attraverso la Scuola Orobica e le attività nelle sezione), le attività a carattere culturale-informatico (come la creazione di guide e cartine), l’organizzazione di gite per fruire al meglio delle nostre splendide Alpi Orobie e per valorizzare il nostro territorio”.

Giovanni B. Stefanoni, continuando l’intervista, ci ha rivelato che le escursioni sono la parte più “piacevole” della loro attività, la quale comprende in maggior parte la cura e manutenzione della rete sentieristica di competenza del CAI Alta Valle Brembana (circa 300 km) ed include il “Sentiero delle Orobie Occidentali” che parte da Cassiglio fino al Passo della Croce a Foppolo. “L’Associazione, insieme a Legambiente, è una delle due principali associazioni ambientaliste in Italia, noi ovviamente orientati perlopiù al territorio montano. Tra i nostri impegni ci sono anche attività di carattere formativo nei comprensori scolastici e la collaborazione con enti che gestiscono il territorio quali ERSAF, Comunità Montana, la Provincia e i Comuni e non ultimo il CNSAS (Soccorso alpino)”.

L’attività sociale spazia dall’escursionismo “classico” all’alpinismo (vie ferrate e vie normali sulle grandi montagne) senza trascurare lo scialpinismo e il mondo del cicloescursionismo (mtb/e-mtb) discipline sempre più popolari in questi ultimi anni. Ne è un esempio il “Raduno di cicloescursionismo” che ha tenuto il CAI insieme all’Associazione “Amici di Sussia” lo scorso 29 giugno nel borgo antico di Sussia (qui l’articolo completo con altre info sull’iniziativa). In ognuno di questi ambiti il CAI Alta Valle Brembana è impegnato a diffondere una cultura di frequentazione della montagna all’insegna della competenza e sicurezza, rispettosa dell’ambiente e degli altri fruitori; per questo, infatti, organizziamo corsi a vari livelli.

“Siamo titolari insieme con le sottosezioni di Almè, Oltre il Colle e Valle Imagna della Scuola Orobica di Alpinismo ‘Enzo Ronzoni’ con sede a San Pellegrino Terme. In più gestiamo due rifugi che sono il ‘Cesare Benigni’ (di nostra proprietà) e il ‘Marco e Raimondo Balicco’ (proprietà dell’ERSAF) e collaboriamo alla gestione della baita sociale ‘Baitone Cai Sesto San Giovanni’ nel Comune di Carona. Infine, per quanto riguarda i nostri progetti per il futuro ci sono l’ampliamento del Rifugio Benigni, ma anche il maggior coinvolgimento delle nuove generazione della gestione della sezione perché vediamo che c’è sempre un maggior gap generazionale”.

Se volete conoscere di più il CAI Alta Valle Brembana e partecipare a qualche escursione, potete visitare il sito dell’Associazione oppure visitare i profili social di Instagram e Facebook.

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Commenti:
  1. Non essendo iscritta a nessun social, desidero essere informata sulle escursioni in alta val Brembana. Mio punto di partenza Foppolo. Grazie

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