Ci sono diversi tipi di emigrazione: quella volontaria, quella politica, quella lavorativa, e poi, c’è anche quella scolastica. È proprio Elisa Bonzi, 17enne di San Giovanni Bianco, a parlarci di quest’ultima. Elisa è partita lo scorso agosto per un’avventura che l’ha tenuta 7 mesi in Virginia, Stati Uniti. Quest’avventura la definisce “exchange student”, ovvero, letteralmente, “studente in scambio”. Questo ha permesso ad Elisa di frequentare per un anno scolastico (purtroppo il percorso si è interrotto a causa del covid-19) un paese diverso, una scuola straniera, e di conseguenza una famiglia straniera.
“La mia passione è viaggiare – racconta la ragazza -, dunque mi sono iscritta ad un bando (INPS) che regalava alcune borse di studio per esperienze di questo tipo (trimestre, semestre o anno all’estero). Mi piace viaggiare, scoprire nuove città, culture, persone, dunque mi sono chiesta, perché non provarci? Mi sono iscritta e sono stata molto fortunata, in quanto sono riuscita a vincere la borsa di studio”, ci racconta. Ovviamente, bisogna essere coraggiosi per affrontare questa esperienza, perché, come ci dice Elisa, abbandonare tutto a 17 anni e partire per un paese dall’altra parte dell’Oceano senza conoscere niente e nessuno, non è semplice.
“Per me non è stato difficile lasciarmi tutto alle spalle perché è questo ciò che voglio fare nella vita. Ovviamente ci sono stati giorni no, giorni in cui la mia famiglia o i miei amici mi mancavano un po’ di più del solito, ma li ho sempre superati molto velocemente, grazie alla fantastica famiglia che mi sta ospitando qui, e ai tanti nuovi amici che ho incontrato in questi mesi”, confessa, aggiungendo che è riuscita ad adattarsi quasi subito alle abitudini americane, che sono molto diverse da quelle italiane: “La scuola ad esempio ha un sistema completamente diverso da quello italiano e, a mio avviso, molto più ottimale; poi ci sono state le abitudini alimentari, forse sono quelle più difficili a cui abituarsi, ma ho una “host mum” (mamma ospitante) che prepara molti dolci e così mi fa sentire più vicina a casa”.
La sua famiglia è molto disponibile e, conoscendo le sue due passioni più grandi, viaggiare e fotografia, l’ha portata ogni weekend in città diverse tra cui New York, Washington, Miami e Philadelphia. Inoltre, Elisa ha partecipato ad alcune sfilate di moda in Virginia, dove è stata notata da alcuni fotografi locali che hanno subito richiesto shooting fotografici con lei.
“È stato un sogno diventato realtà! I giorni in USA sono trascorsi molto velocemente”, racconta entusiasta e un po’ malinconica, tornata in Italia anzitempo a causa dell’emergenza coronavirus. “Sono però felice di essere tornata in Italia, ma solo per la mia famiglia. Tornerò diversa da come sono partita, perché in fondo, ogni viaggio ci cambia. Ho dovuto affrontare problemi e superarli da sola”.
Alla fine però, Elisa confida che se potesse, resterebbe in Virginia: “ Tutto è più tranquillo qui, al contrario dell’Italia dove tutto è frenetico e stressante. Mi piace come è strutturato il sistema scolastico: gli studenti trascorrono molto tempo a scuola perché, oltre alle lezioni, si fa molto sport e ci sono dei club per conoscere nuove persone”. Nonostante questo suo desiderio però, è stata costretta a rientrare anzitempo a San Giovanni Bianco a causa dell’emergenza sanitaria che sta mettendo in ginocchio non solo in Italia, ma il mondo intero (USA compresi).