Mirko e il suo sogno giapponese: ”Ho lasciato lavoro e famiglia, ma tornerò migliore”

Omoshiroi: interessante, intrigante, divertente. È con questo aggettivo che Mirko Fustinoni, un ragazzo ventiquattrenne di Sedrina, descrive la sua esperienza che lo ha condotto a fine settembre 2019 a Kyoto, Giappone.
25 Luglio 2020

Omoshiroi: interessante, intrigante, divertente. È con questo aggettivo che Mirko Fustinoni, un ragazzo ventiquattrenne di Sedrina, descrive la sua esperienza che lo ha condotto a fine settembre 2019 a Kyoto, Giappone.

Prima di giungere a Kyoto ha fatto una tappa a Seoul, in Corea del Sud, per qualche giorno, dopo di che ha raggiunto il Giappone dove starà a studiare per un anno. “È stato abbastanza difficile per me lasciare tutto alle spalle e partire, perché avevo un buon lavoro e sono molto legato alla mia famiglia, quindi è stato un po’ pesante: non vederli tutti i giorni è triste. Questa è stata però una scelta basata sulle mie passioni e questa esperienza mi sta aiutando molto ad aprire la mia mente ed essere una persona migliore, o almeno spero”, ci racconta Mirko.

Nonostante la difficoltà iniziale nel lasciare la famiglia e le montagne che hanno caratterizzato la sua vita a Sedrina, si è fin da subito sentito bene e adattato: “Finalmente avevo realizzato il mio sogno e l’idea di entrare a contatto con una nuova cultura è stato molto elettrizzante, confida.

“Qui si sta abbastanza bene, ma con l’arrivo del Covid-19 si è fatto abbastanza poco per cercare di sconfiggerlo. Fortunatamente qui sono abituati a usare le mascherine tutti i giorni anche per una semplice tosse, ma oltre a questo la gente continuava a stare in giro come se niente fosse”, racconta con una nota di incredulità.

 

Durante la sua permanenza a Kyoto, Mirko studia giapponese, che è la ragione per la quale è migrato oltreoceano, e nel contempo ha un lavoro part-time in un supermercato che gli dà la possibilità di mantenersi senza problemi.

Pensa però già alle sue montagne e alla sua Valle con nostalgia, nostalgia che verrà meno perché Mirko pensa di ritornare nella sua terra: “Ero partito con l’idea di restare in Giappone per sempre, ma non è così facile. Il Giappone è un paese molto serio e severo, e chiede molti requisiti per poter fare qualsiasi cosa, anche le più semplici”.

Conclude poi dando un consiglio pieno di saggezza: “Se qualcuno ha un sogno o una passione deve inseguirli finché non riesce a realizzarli. Esperienze come questa ti aiutano a crescere e a capire come funziona il mondo, ti arricchisce culturalmente e spiritualmente. Sono esperienze che capitano poche volte nella vita: vanno prese al volo!”.

 

 

 

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