L’aurora boreale, il sogno (realizzato) di Andrea Bonzi da San Giovanni Bianco

Andrea Bonzi, l’ultimo della famiglia a partire per un’esperienza all’estero, ha inseguito il suo sogno di vedere l’aurora boreale andando in Norvegia.
1 Gennaio 2024

“Avevo un sogno nel cassetto: vedere l’aurora boreale. In un mese qui sono già riuscito a vederla diverse volte anche direttamente dalla mia casa”. È a Trondheim, Norvegia, che Andrea Bonzi, 23enne di San Giovanni Bianco, ha la possibilità di realizzare uno dei suoi più grandi sogni. 

Andrea è l’ultimo dei fratelli “nomadi” Bonzi a partire per un’avventura; abbiamo infatti già avuto modo di conoscere la sorella Elisa, che era partita per l’America, e il fratello Daniel, anche lui partito alla volta dell’America. “La scelta di fare un’esperienza all’estero la coltivavo da molto tempo e, dopo aver visto le esperienze fatte da entrambi i miei fratelli, loro stessi mi hanno convinto ancora di più a lanciarmi in questa nuova avventura che sto vivendo tramite L’Erasmus”, ci racconta il giovane. 

Andrea è partito ad agosto 2023 per svolgere il suo primo semestre dell’ultimo anno di Magistrale dell’Università degli studi di Bergamo, frequentante il corso di Ingegneria Meccanica. “La mia scelta si è focalizzata sulla Norvegia proprio per il mio percorso di studi: studiando ingegneria meccanica, nella specializzazione “energia e ambiente”, questo era uno dei paesi migliori: qui dal punto di vista energetico e delle tecnologie che si utilizzano relative a questo settore, sono uno dei leader mondiali”, ci spiega. 

aurora boreale andrea bonzi - La Voce delle Valli

Una scelta ben ponderata, ma non priva di insicurezze: “Prendere e partire non è sicuramente una scelta semplice, devi lanciarti senza sapere quello che ti aspetta. Sai sicuramente che sarà una esperienza nuova, e puoi immaginare di tutto, ma finché non la vivi in prima persona non sai cosa significa”, ci racconta Andrea, per poi proseguire, “Io sono stato molto fortunato perché ho già fatto diverse amicizie e tutti sono disponibili. Fin dal mio arrivo qui mi sono sentito inaspettatamente a mio agio. Si tratta di un Paese super sicuro, puoi girare a qualsiasi ora da solo in città senza aver paura di nulla. I norvegesi a primo impatto sono molto “freddi” ma, una volta superato il primo impatto, quando li conosci sono super aperti e disponibili”. 

Quello a cui non era abituato Andrea era il meteo imprevedibile: “Qua si può vivere letteralmente quattro stagioni in un giorno solo, per non parlare della lunghezza delle giornate: ad agosto sono molto lunghe, con Alba alle 4.30 e tramonto alle 22.30, per passare a novembre e dicembre dove ci sono solo circa 4 o 5 ore di luce al giorno. “Qua ogni giorno vado in università e, nel tempo libero, cerco di coltivare le mie passioni, ovvero hiking, climbing e palestra. Inoltre cerco anche di viaggiare: i prossimi viaggi in programma sono le Isole Lofoten, uno dei posti più affascinanti della Norvegia e poi Tromso per espolorare anche l’area settentrionale. Infine mi fermerò nella capitale Oslo prima di rientrare a casa”.

La sua voglia di esplorare viene coltivata anche dall’università stessa, in quanto l’università in Norvegia possiede delle “cabin”, si tratta di “bivacchi” che gli studenti possono prenotare per andare a passare il weekend in compagnia nella natura.Tutti sono molto sportivi e la domenica viene considerata come l’ “Hiking Day indipendentemente dal meteo.

Andrea conclude con un messaggio rivolto a tutti: “Se posso spezzare una lancia per coloro che sono indecisi sul fare un’esperienza come questa posso solo dire: sì, fatela. Lanciatevi e scoprite un nuovo Paese ed una nuova cultura. Ovunque andrete, sarà qualcosa di nuovo per voi, vi ritroverete in una realtà completamente diversa da come eravate abituati e questo vi farà crescere sotto tutti i punti di vista. Conoscerete persone come voi provenienti da tutto il mondo e questo vi aprirà sotto vari aspetti. Ricordatevi, il mondo è bello perché è vario! Partite, studiate e divertitevi anche. È un’esperienza che vi resterà per tutta la vita e, se avete la possibilità, cogliete l’occasione che vi si presenta. È normale avere paura all’inizio perché non si sa realmente cosa ci aspetta ma, una volta ambientati, sarà tutto più bello”. 

andrea bonzi2 - La Voce delle Valli

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Commenti:
  1. Il problema piu grande leggendo le dichiarazioni del Bonzi ,sembrerebbe la paura il piccolo problema da superare o il timore x un giovane che va in norvegia…..non si parla di come ci si mantiene ,quanto costa tutta sta trafila, universita compresa,anzi si vuole scoprire l’isola vicina……buon intenditor…..

  2. Andreina Capelli mamma berbennese Daina Giulia, residente sposata a Gualdo Tadino PG Umbria ha detto:

    Complimenti. Hanno ragione di consigliare di partire per vedere quello che succede altrove, aiuta a crescere.
    Sono anziana, cresciuta anch’io all’estero nella vicina Francia quando i motivi erano altri, si trattava di avere una pagnotta da mettere sotto i denti ogni giorno.
    Infatti tornata dopo un ventennio dopo aver studiato e anche lavorato, commento spesso il vissuto soprattutto dicendo che se siamo in Europa, gli aiuti per le famiglie esistevano, ne abbiamo beneficiato, mentre in patria, tutti brontolano ma nessuno si compatta per ottenere qualcosa,

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